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Gli in silico trials: una nuova tecnologia per testare possibili terapie contro il coronavirus

La piattaforma Universal Immune System Simulator (UISS) è in grado di rispecchiare e riprodurre l’azione del SARS-CoV-2 all’interno dell’organismo umano, e potrebbe rendere più veloce e sicuro lo sviluppo di nuovi vaccini


C’è un’arma in più per testare l’efficacia sia di nuove terapie che di nuovi vaccini contro il coronavirus SARS-CoV-2 e la COVID-19: gli in silico trials (IST), ovvero simulazioni digitali in grado di riprodurre nel dettaglio l’azione del sistema immunitario e dei farmaci da valutare.

Il gruppo In Silico Medicine, coordinato dal professor Marco Viceconti dell’Università di Bologna, e il COMBINE Group, coordinato dal professor Francesco Pappalardo dell’Università degli Studi di Catania, hanno applicato con successo questa tecnologia per valutare la possibile efficacia contro il coronavirus di una terapia basata sugli anticorpi monoclonali (mAb). I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista BMC Bioinformatics.

La sperimentazione è stata realizzata utilizzando la piattaforma in silico Universal Immune System Simulator (UISS), sviluppata dal gruppo del professor Pappalardo, che è in grado di rispecchiare e riprodurre le dinamiche del coronavirus SARS-CoV-2 all’interno dell’organismo umano.

Il test effettuato dagli studiosi ha mostrato che gli anticorpi monoclonali analizzati, se utilizzati a scopo terapeutico, non sono in grado di proteggere i pazienti con infezione grave da COVID-19. Risultato che è stato in seguito confermato in vivo con uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, dimostrando quindi il grande potenziale dei trial in silico per questo tipo di studi.

"Attraverso in silico trials pensati per produrre e testare prodotti farmaceutici è possibile velocizzare il percorso di sviluppo di nuovi vaccini, rilevando possibili risultati negativi e minimizzando possibili effetti collaterali", conferma il professor Viceconti.

La piattaforma UISS è grado di simulare il comportamento di ogni singolo componente del sistema immunitario e quindi di riprodurre nel dettaglio ogni possibile risposta dell’organismo in reazione alla presenza di uno specifico agente patogeno. Questo sistema è già stato utilizzato anche nell’ambito del progetto europeo StriTuVaD (che vede tra i suoi partner l’Università di Bologna), pensato per ideare un trial in silico da utilizzare nella lotta alla tubercolosi.

I risultati ottenuti della piattaforma UISS per valutare la possibile efficacia di terapie contro il coronavirus SARS-CoV-2 sono stati pubblicati sulla rivista BMC Bioinformatics con il titolo “In silico trial to test COVID-19 candidate vaccines: a case study with UISS platform”. Per l’Università di Bologna ha partecipato il professor Marco Viceconti del Dipartimento di Ingegneria industriale.