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Le università europee guardano al 2030: un futuro sostenibile e senza barriere

Un documento promosso e adottato dalla European University Association (EUA) traccia la direzione per lo sviluppo degli atenei in Europa nel corso dei prossimi dieci anni


Un'università senza barriere: sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, capace di coglier le opportunità offerte dagli strumenti digitali, preparata ad affrontare le evoluzioni del contesto geopolitico mondiale. È l'orizzonte presentato dall'EUA, la European University Association, in "Universities without walls – A vision for 2030": un documento che riassume la visione per il futuro delle università europee nei prossimi dieci anni nel contesto dello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore e dello Spazio Europeo della Ricerca.

Nato dopo mesi di consultazioni con più di cento esperti, il documento è stato adottato dal Consiglio dell'EUA, che comprende il Presidente, i membri del Board (tra cui il rettore dell'Alma Mater Francesco Ubertini) e rappresentanti di tutte le associazioni dei rettori delle nazioni europee.

Quale strada prenderanno le università europee nei prossimi dieci anni? Come cambierà il loro ruolo nella società e la loro missione? Quali sono i valori e le caratteristiche degli atenei che più vanno salvaguardati? Queste alcune delle domande da cui sono partiti gli esperti consultati dall'EUA. Il risultato è una visione rinnovata del ruolo delle università e delle comunità accademiche: un ruolo che deve continuare a rafforzarsi all'interno delle società, coinvolgendo anche tutti gli attori connessi all'azione degli atenei per unire le forze e creare nuove forme di collaborazione, più strette e capaci di generare un impatto ancora più forte nello sviluppo dell'Europa.

"Universities without walls – A vision for 2030" è pensato per guidare le università nel corso della loro azione di crescita, facilitando gli scambi tra atenei e favorendo lo sviluppo di azioni comuni e nuovi progetti per il futuro. Una nuova visione che sarà anche presentata e discussa dall'EUA in una serie di workshop in programma nel corso dei prossimi mesi.