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Sci alpino. Giulia Tintorri: giovane speranza del Cus Bologna

È iscritta al corso di laurea in Chimica e Chimica dei Materiali e concilia lo studio con lo sport grazie al progetto Dual Career dell'Alma Mater. Prossimo appuntamento: i campionati nazionali universitari nel comprensorio del Civetta


Dopo due anni sabbatici, nei quali ha dato la priorità allo sport - entrando anche a far parte della squadra azzurra di sci alpino - Giulia Tintorri ha rivisto un po’ i suoi programmi. Sempre sci, ovviamente, ma con l’aggiunta dello studio e dell’Università di Bologna: "La scelta migliore che potessi fare". Giulia Tintorri è nata a Bologna il 30 giugno 1999 ed è iscritta al primo anno del corso di laurea in Chimica e Chimica dei Materiali. "Mi sono diplomata al liceo scientifico di Pievepelago", racconta Giulia. "Le materie scientifiche mi sono sempre piaciute e la scelta è frutto di questa mia passione, dopo due anni di stop".

Stop dagli studi perché lei, Giulia, nel frattempo ha continuato a sciare. Un’arte e una passione che la riportano indietro nel tempo. "Ho cominciato a sciare quando avevo due anni e mezzo", sorride. "Forse prima ho imparato a sciare e poi a camminare". Il fatto di questo inizio precoce non è un mistero. "Papà Egidio è un maestro di sci. Mi ha trasmesso questa passione e, in fondo, è stato facile cercare di imitarlo".

Le prime gare a 6 o 7 anni e, fino a 10, prova anche altri sport come danza classica, tennis e nuoto. Dai 10 in poi, solo sci: "Gigante e Super G sono le specialità che preferisco", racconta Giulia, che è rimasta conquistata dall’Università di Bologna. "Mi piace soprattutto far parte del progetto Dual Career. Mi sembra un ottimo strumento. Sono iscritta al primo anno, dopo essere rimasta lontana dagli studi, per due stagioni. È un bel supporto anche perché conciliare studio e sport non è sempre semplice. Per chi pratica lo sci, come me, significa rimanere fuori per tutto l’inverno. Il rischio è di perdersi. L’Università di Bologna e il Cus mi hanno offerto questa opportunità. Sono contenta e orgogliosa di tutto ciò".

 

Come ogni sportiva ha un sogno a cinque cerchi. "Ho preso parte a gare di Coppa Europa. Penso che arrivare un giorno ai Giochi Olimpici sarebbe fantastico. Per ora è solo un sogno, un giorno, chissà". Intanto continua a seguire i consigli di papà Egidio. "Fino a quando avevo 16 anni è stato il mio allenatore. Ma continua a seguirmi. Io gli mando anche i video dei miei allenamenti, lui consiglia, suggerisce". Segue papà anche se, ma lo diciamo solo a bassa voce, forse Giulia ha oltrepassato anche il talento del babbo, vista la carriera che sta facendo. "Diciamo - se la ride - che forse l’allieva ha superato il maestro".

Adesso, dietro l’angolo, ci sono i Cnu, i campionati nazionali universitari nel comprensorio del Civetta (Belluno). Giulia sarà presente nella prima gara, poi dovrà pensare agli Assoluti. "È la prima volta che difendo i colori del Cus Bologna e dell’Università di Bologna. Ci tengo a fare bene. Ci tengo in modo particolare per come l’Università di Bologna mi ha accolta. C’erano alcune possibilità in giro, ritengo che Bologna sia davvero grande. Mi ha offerto questa opportunità, mi appoggia. Vorrei in qualche modo sdebitarmi. Quando sono in gara non mi sento investita di chissà quale missione, cerco di divertirmi". Ma attenzione, perché questa ricerca di divertimento non è un il segnale di un disimpegno ma, al contrario, la ricerca della prestazione di altissimo livello e profilo. "Cerco di divertirmi per un motivo semplice - chiosa Giulia Tintorri, giovane speranza del Cus Bologna - perché quando riesco a divertirmi, in pista, poi il mio rendimento agonistico è elevato". Difficile darle torto, tutti a fare il tifo per Giulia, punto di forza del Cus Bologna.