Gli organi di Ateneo hanno approvato un nuovo modello di contratto per l'Open Access che riconosce la piena ed esclusiva titolarità dei diritti di utilizzazione delle pubblicazioni scientifiche in capo all’autore e non prevede un trasferimento dei diritti dall’autore all’università. In questo modo tutti i diritti patrimoniali sull’opera rimangono nella sfera di disponibilità dell’autore che concede all’editore la facoltà di esercizio dei soli diritti necessari all’esecuzione del contratto. Tale modello supera la necessità di corresponsione di royalties e consente di aprire la disponibilità di riutilizzo della pubblicazione, non legata a vincoli di esclusiva, nel pieno rispetto dei diritti morali dell’autore.
Si tratta quindi di un modello di contratto a sostegno della comunità scientifica dell’Ateneo nei rapporti con l’editore.
Nel Piano Strategico 2019-2021 di Ateneo, l’Open Access è infatti tra gli obiettivi a sostegno della progettualità scientifica in ambito nazionale e internazionale nel quadro più ampio della strategia europea per l’Open Science, promossa nel 2016 per estendere i principi dell’accesso aperto anche ai dati e alle prassi della ricerca scientifica. Inoltre, il sostegno all’Open Access e la piena applicazione della Policy di Ateneo per l’accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca sono tra gli obiettivi strategici a cui tendono molte delle macro-azioni descritte nella comunicazione Open Science@ UniBO.
I vantaggi dell’Open Access per i ricercatori, gli enti ricerca e per la società in generale sono infatti molteplici. L’accesso aperto favorisce la circolazione delle ricerche su scala internazionale, promuove la collaborazione fra i gruppi di ricerca, contribuisce a ridurre il tasso di duplicazione degli studi scientifici e a rafforzare la ricerca interdisciplinare, il trasferimento delle conoscenze alle imprese, la trasparenza verso la cittadinanza, e la cosiddetta citizen science. L’accesso aperto favorisce inoltre un aumento del numero delle citazioni che hanno un impatto sulla valutazione sia dei singoli ricercatori, sia degli enti di ricerca e delle università. Sono numerosi infatti i ranking internazionali che considerano questo indicatore nel valutare il posizionamento delle istituzioni.
Poiché l’effettiva applicazione dell’accesso aperto in ambito accademico si basa su una consapevole gestione dei diritti d’autore da parte degli autori accademici, i nuovi modelli di contratto divengono un importante strumento per la realizzazione di un equo bilanciamento degli interessi dei soggetti coinvolti nell’editoria accademica: autori, università, sistema universitario nazionale, editori e intermediari della società dell’informazione. L’adozione della Policy di Ateneo per l’accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca ha pertanto reso necessaria una revisione dei modelli di contratti di edizione già disponibili ad uso dei Dipartimenti e dei ricercatori, in particolare per le pubblicazioni scientifiche finanziate prevalentemente con fondi pubblici, quando si prevede un contributo del Dipartimento o di altro ente pubblico alle spese di pubblicazione ovvero in tutti i casi in cui i regolamenti e/o i bandi per il finanziamento a progetti di ricerca prevedano una clausola che impone l’accesso aperto quale condizione per l’erogazione del finanziamento.