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Le aule e i laboratori didattici dell’Alma Mater si rinnovano ancora per potenziare le tecnologie digitali

Un progetto triennale da 1,5 milioni di euro prevede oltre 650 interventi negli spazi dell’Ateneo destinati alla didattica: dall’adeguamento delle postazioni per i dispositivi portatili degli studenti fino all’installazione di nuovi impianti di illuminazione a led

Postazioni attrezzate per l’utilizzo dei laptop, copertura wi-fi potenziata, illuminazione regolabile a led, rinnovo degli impianti audiovisivi. Non si ferma l’imponente progetto di riqualificazione delle aule e dei laboratori dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di rendere gli spazi della didattica sempre più adeguati alle tecnologie digitali e sempre più confortevoli per gli studenti.

Con la partenza della didattica in forma mista, lo scorso anno l’Alma Mater ha allestito più di 800 aule e laboratori con attrezzature multimediali innovative che hanno consentito ai docenti di fare lezione in modo efficace sia per gli studenti in presenza, sia a quelli collegati a distanza. Questa trasformazione tecnologica ha permesso di garantire a tutti sia la condivisione dei materiali e delle nozioni presentate in aula, sia l’interazione e il dialogo tra professori e studenti, che è parte fondamentale dell’attività didattica.

Ora, con la conferma della didattica mista anche per il primo semestre del prossimo anno accademico, parte una nuova fase di consolidamento e potenziamento delle strutture didattiche: un progetto finanziato con 1,5 milioni di euro che prevede oltre 650 interventi da realizzare nei prossimi tre anni.

In programma ci sono innanzitutto il potenziamento della copertura wi-fi e l’adeguamento delle postazioni per i dispositivi portatili degli studenti con nuovi allacci per l’alimentazione elettrica. Inoltre, nelle aule saranno installate luci a led con intensità regolabile, saranno sostituiti videoproiettori e teli di videoproiezione per migliorare la qualità delle immagini e dei video proiettati durante le lezioni, e saranno rinnovati gli elementi oscuranti delle finestre, per evitare riflessi e interferenze luminose.

Un primo esempio di questa nuova tipologia di spazio didattico è l’Aula 5C del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”, recentemente inaugurata nella sede di viale del Risorgimento 4, a Bologna. L’aula è stata completamente ristrutturata ed è ora sia attrezzata con tutte le tecnologie per garantire la didattica in forma mista, sia dotata di tutti i potenziamenti tecnologici previsti dal nuovo piano.