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CoastPredict è tra le iniziative supportate dal Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile

Il programma coordinato dall’Università di Bologna per perfezionare l'analisi delle trasformazioni che avvengono nelle aree costiere dei mari e degli oceani è tra i primi ad essere ufficialmente inserito nell’ambito del Decennio del Mare 2021-2030 promosso dalle Nazioni Unite


Il programma CoastPredict, coordinato da Nadia Pinardi, professoressa al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Università di Bologna, è stato inserito tra le iniziative del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. Promosso dalle Nazioni Unite per il decennio 2021-2030, il Decennio del Mare punta a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica.

CoastPredict è tra i primi progetti che vengono ufficialmente supportati da questa nuova iniziativa delle Nazioni Unite. Il suo obiettivo è perfezionare e rinnovare l'analisi scientifica delle trasformazioni che avvengono nelle aree costiere dei mari e degli oceani. La professoressa Pinardi, assieme ad un team di colleghi della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e del Centro Interdipartimentale di Ricerche sulle Scienze Ambientali (CIRSA) dell'Alma Mater (Campus di Ravenna), ha messo a punto l’impianto strategico del Programma.

CoastPredict ridefinirà il modo di studiare e monitorare le aree costiere dei mari e degli oceani, concentrandosi sulle caratteristiche comuni a livello globale, per realizzare osservazioni e previsioni sia sulla loro variabilità naturale che sui cambiamenti indotti dall'azione umana. Il CIRSA dell’Università di Bologna e la Fondazione CMCC collaborano da anni per realizzare prototipi innovativi a livello di monitoraggio e di previsioni del tempo del mare, di modellistica numerica degli ecosistemi marini, di monitoraggio dell’inquinamento e il suo impatto sulle risorse biotiche del mare. Questo sviluppo verrà ora messo a confronto con le altre aree costiere dell’oceano globale nel tentativo di trovare soluzioni generali ma che siano applicabili localmente.

Più di 60 istituzioni scientifiche ed aziende da 35 diverse nazioni sono coinvolte in questa azione e il numero di adesioni al programma cresce costantemente. Il Programma ha anche il fine specifico di costituire un nuovo network internazionale di centri e scienziati della costa che alla fine della Decade possa costituire il nucleo internazionale per lo scambio di informazioni e soluzioni per la protezione della zona costiera dell’oceano globale.