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Nuovi strumenti di formazione per chi assiste persone affette da disabilità acquisita

Il primo risultato del progetto europeo ENNEADI, a cui partecipa anche l’Università di Bologna, offre supporto formativo per i professionisti che assistono persone con disabilità acquisite. E per loro si sta lavorando anche ad uno specifico corso in e-learning


Nuove metodologie, pratiche formative ed educative pensate per accompagnare i professionisti che lavorano con persone affette da disabilità acquisita. È il primo dei risultati prodotti da ENNEADI, progetto europeo che vede tra i partner l'Università di Bologna con il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita.

Il progetto si rivolge principalmente ai professionisti che, con ruoli diversi, assistono persone con disabilità acquisite, con particolare riferimento alle disabilità neurologiche conseguenti ad un evento traumatico. Proprio la condizione “sedentaria” di queste persone richiede per loro una particolare attenzione ai comportamenti salutari e ai buoni stili di vita legati all'alimentazione, al fine di prevenire obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Gli studiosi coinvolti hanno ora reso disponibile sul sito del progetto un documento che presenta una serie di linee guida basate sulla definizione dei bisogni formativi. A partire dai target specifici da coinvolgere, vengono presentati i contesti formativi, gli obiettivi a breve e lungo termine, i principali contenuti da trattare, le metodologie educative e il metodo di diffusione.

Per arrivare a questo risultato, gli studiosi sono partiti da un'analisi preliminare dei curriculum formativi dedicati a questo tipo di figure professionali e hanno poi realizzato una raccolta di buone pratiche a livello europeo. Sono state poi definite analisi delle conoscenze, abilità e competenze per i profili coinvolti, seguendo la classificazione europea delle abilità, competenze, qualifiche e occupazioni (ESCO). Infine, sono stati presi in considerazione i risultati di un questionario e di test di autovalutazione, con particolare attenzione su atteggiamenti e conoscenze pregresse in materia di nutrizione, insieme alle conclusioni di focus group realizzati con professionisti che lavorano con persone con disabilità acquisite.

Il gruppo di ricerca dell'Università di Bologna coinvolto nel progetto - che coinvolge Silvana Hrelia e Marco Malaguti, entrambi professori al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita - sta ora lavorando alla creazione di nuovi contenuti didattici e formativi per lo sviluppo di uno specifico corso in e-learning rivolto a questi professionisti.

Coordinato da Futura Soc. Cons.r. l., ENNEADI (European Network in Nutritional Education for Acquired DIsabilities) è finanziato nell’ambito dei progetti europei “KA2 - Cooperation for innovation and the exchange of good practices - Strategic Partnerships for vocational education and training”. Oltre all'Università di Bologna, figurano tra i partner la Nueva Opción Asociación Daño Cerebral Adquirido de Valencia (Spagna) e la Vilnius Universitetas (Lituania).