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Lutto in Ateneo. È scomparso Giorgio Praderio

A lungo docente di Composizione architettonica presso il Dipartimento di Architettura, è stato autore del piano di espansione dell'Alma Mater nella zona universitaria bolognese e promotore della prima laurea postuma dell'Alma Mater

Lunedì 8 novembre è venuto a mancare il prof. Giorgio Praderio, fino al 2016 professore associato di Composizione architettonica presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna. È stato autore del piano Roversi Monaco di espansione della zona universitaria nella città storica, in via Belmeloro, e progettista del Chiosco Piadina a righe bianche e rosse, poi divenuto una icona del litorale Romagnolo.

Il professor Praderio ha sempre vissuto l’università come luogo riservato all’insegnamento e alla didattica. Ha promosso la prima laurea postuma dell'Alma Mater dopo la seconda guerra mondiale, presentando personalmente l’eccellente lavoro di una sua studentessa nonostante lo choc di averne appena appreso il tragico incidente.

Un uomo che ha realizzato poco rispetto a quanto disegnava, e che ha scritto meno di quanto comunicava perché formatosi e a servizio di un modello diverso di università, nel quale il primato era della relazione: abitare con gli studenti, impegnarsi a conoscerne il loro vissuto perché esso si facesse progetto e significato.

Era convinto che occorresse garantire esperienze che portassero ad uscire dalle solite periferie per abbracciare nuove prospettive. Da qui la dimensione fondamentale dei viaggi d'architettura, che istituì anzitempo presso il corso di Ingegneria dell'Università di Bologna. Da queste frequentazioni internazionali e da una mente che non cessava di progettare, nascevano a Bologna esperienze strabilianti aperte all'innovazione, come il centro CadLab nei primi anni '90, la società Airis, avanguardia della sostenibilità ambientale quando il tema era pressoché inesplorato, l’impegno per Uniadrion, associazione che riunisce università del bacino adriatico-ionico, con il mare piattaforma ad unire piuttosto che frontiera a separare e respingere.

Il carattere brillante e la dedizione totale alla didattica hanno reso il professor Praderio un riferimento per generazioni di studenti che conoscevano la sua autorevolezza morbida, sensibile alla franchezza ed anche allo scherzo, dai quali non si è mai sottratto.