Diffondere le competenze professionali e manageriali necessarie nel contesto della social economy e creare una rete europea per espandere e rafforzare l’imprenditorialità sociale in Europa. È la sfida di Social Economy 4Ces, progetto europeo a cui partecipa l’Università di Bologna, con il Dipartimento di Scienze Aziendali, insieme ad altri otto partner che includono istituti di istruzione superiore, imprese sociali e organizzazioni di economia sociale.
Il partenariato è al lavoro per sviluppare soluzioni che portino alla mobilitazione degli attori dell’economia sociale, a pratiche educative collaborative, allo sviluppo comunitario, alla co-creazione di conoscenza e di società connesse.
Per arrivare a questi risultati, nasceranno dei Social Economy Living-Labs, fondanti su tre pilastri fondamentali: creazione di spazi di interazione, rafforzamento delle attività di collaborazione, co-creazione di conoscenza tra tutti gli attori dell’economia sociale. Inoltre, al termine del progetto il consorzio ambisce a creare un Joint Professional Online Master su Social Economy and Community Development Strategies: il primo programma online di master internazionale congiunto sull’economia sociale.
“Tanto gli studenti e che i docenti impegnati su questi temi aspirano ad un’università più connessa con il mondo del lavoro e con le sfide che i professionisti dell’economia sociale si trovano oggi ad affrontare”, spiega la professoressa Federica Bandini, coordinatrice del progetto per l’Università di Bologna. “Un obiettivo condiviso anche dalle organizzazioni e dalle aziende della social economy, che sono pronte ad accogliere professionisti con competenze manageriali mirate, supportate da anni di ricerche e progetti sul tema”.
Un aspetto, questo, su cui l'Università di Bologna è già in prima linea. La prima indagine a livello nazionale sullo stato della collaborazione fra economia sociale e università, realizzata nell’ambito del progetto, ha infatti messo in luce l'Alma Mater come l'ateneo italiano con la filiera formativa più completa per quanto riguarda l’imprenditorialità sociale e la social innovation. Nella sua offerta formativa ci sono infatti il corso di laurea magistrale in Management dell’Economia Sociale, il master in Economia della Cooperazione MUEC e il corso di alta formazione in Mangement, strategia e finanza di impatto. Inoltre, l'Alma Mater ospita lo Yunus Social Business Center, un centro specializzato nella ricerca sul Social Business come strumento per affrontare le maggiori sfide della comunità.
Nel complesso, a livello italiano, l'indagine ha rilevato un'alta soddisfazione tra studenti, professori e organizzazioni dell’economia sociale per i corsi che si occupano di imprenditorialità sociale. Sono valutate in modo positivo le conoscenze acquisite nei diversi corsi di laurea offerti dagli atenei italiani, tra cui sono presenti percorsi su management e imprenditorialità per l’economia sociale e approfondimenti su argomenti più specifici come la responsabilità sociale d'impresa, il welfare, le partnership pubblico-privato e la rendicontazione sociale. Ci sono però nuove sfide all’orizzonte.
L'agenda europea per l'istruzione superiore evidenzia infatti un forte bisogno di imprenditori e studenti socialmente impegnati nelle loro comunità e responsabilizzati verso le sfide della società. Un contesto rispetto al quale le università hanno un ruolo centrale nel formare figure in grado di fornire risposte adeguate ai crescenti livelli di incertezza, di disuguaglianze sociali e di disoccupazione.
Inoltre, secondo quanto riferisce AICCON, network di organizzazioni italiane di economia sociale, le aziende manifestano il desiderio di prendere parte attivamente alla definizione dei curriculum universitari e di essere attori coinvolti nelle diverse fasi dell’apprendimento. Al tempo stesso, gli studenti hanno la stessa necessità di partecipazione proattiva.
Vengono quindi già da anni proposti metodi di insegnamento innovativi e partecipativi come progetti di mentoring da parte di ex studenti inseriti nel mondo del lavoro con successo, l’adozione del service-learning, l’introduzione di momenti di co-teaching dove studenti e professionisti del settore assumono un ruolo attivo. E c'è da tempo una forte necessità del Terzo Settore ad essere flessibile e capace di innovare grazie alla contaminazione sia con il settore pubblico che con il privato.
Il progetto Social Economy 4Ces parte allora da queste basi per mobilitare studenti, docenti e staff universitario, imprenditori sociali, network e comunità locali, creando nuove connessioni e diffondendo competenze fondamentali nel campo della social economy sia a livello locale che europeo. Un impegno che permetterà di migliorare ulteriormente la qualità e l'efficienza dell'istruzione universitaria, sfruttando metodologie innovative capaci di colmare il gap fra insegnamenti universitari e le reali necessità del mondo professionale.
Coordinato dalla Aristotle University of Thessaloniki (Grecia), Social Economy 4Ces è un progetto Erasmus Plus KA2 Knowledge Alliance che coinvolge l'Università di Bologna (con il Dipartimento di Scienze Aziendali), l'Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non-Profit (AICCON), Stimmuli for Social Change (Grecia), Anaptyxiaki Karditsas Anaptyxiaki Anonimi Etairia O.T.A. (Grecia), la University of Bristol (Regno Unito), la Federation Europeenne de Finances et Banques Ethiques et Alternatives (Belgio), Cooperatives Europe (Belgio) e la Universitat Autonoma de Barcelona (Spagna).