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Una docente Unibo alle celebrazioni per il 15 anni dell'ERC

Elisabetta Crocetti, professoressa al Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari" dell'Università di Bologna, è tra gli studiosi che hanno partecipato all'evento dedicato al quindicesimo anniversario dell'European Research Council. Per la sezione dedicata alle scienze sociali, ha presentato il progetto ERC IDENTITIES di cui è Principal Investigator


Lo European Research Council (ERC) festeggia quindici anni di attività. È stato infatti fondato nel 2007 l'organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei paesi associati. E alle celebrazioni di questo traguardo ha partecipato anche Elisabetta Crocetti, professoressa al Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari" dell'Università di Bologna e Principal Investigator del progetto ERC IDENTITIES.

L'evento - "ERC turns 15" - si è tenuto a Parigi, organizzato dal Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), sotto gli auspici della Presidenza francese del Consiglio dell'UE, ed è ora visibile online. Sono intervenuti tra gli altri Frédérique Vidal, ministro francese per l’educazione, la ricerca e l’innovazione, Clément Beaune, segretario di stato francese per gli affari europei, insieme alla presidente dell’ERC Maria Leptin e al suo predecessore Jean-Pierre Bourguignon.

Sono stati inoltre invitati a raccontare la loro esperienza diverse studiose e studiosi che hanno vinto progetti ERC nelle scienze fisiche e ingegneristiche, nelle scienze della salute (tra cui Ugur Sahin, ERC grantee e fondatore di BioNTech) e nelle scienze sociali.

Proprio nella sezione dedicata alle scienze sociali, coordinata dalla vicepresidente dell'ERC Eveline Crone, è intervenuta anche Elisabetta Crocetti, che ha presentato il progetto ERC IDENTITIES - Managing Identities in Diverse Societies: A Developmental Intergroup Perspective with Adolescents.

Attivo all'Università di Bologna, il progetto mira a scoprire come gli adolescenti, sia italiani e che di origine straniera, sviluppino la loro identità in una società caratterizzata da un crescente livello di diversità etnica e culturale. Attraverso un ambizioso programma di ricerca che vede coinvolti in uno studio longitudinale gli adolescenti, le loro famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e gli assessori comunali, il progetto vuole far luce su come le interazioni che gli adolescenti hanno nei diversi ambiti di vita influenzino la loro identità e così facendo, il loro benessere fisico, psicologico e sociale.