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Lotta alle mafie: dieci giorni di eventi a Bologna

In occasione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie", una serie di appuntamenti promossi dall'Alma Mater per diffondere la cultura della legalità e per trasferire i risultati della ricerca al di fuori del contesto accademico, contribuendo così alla crescita sociale e all'indirizzo culturale del territorio


Nell'ambito della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie", dal 21 al 31 marzo, a Bologna, si terranno diversi eventi per diffondere la cultura della legalità. L'iniziativa è coordinata e promossa dalla professoressa Stefania Pellegrini, titolare del corso di Mafie e Antimafia al Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna e referente per la Terza Missione Area Sociale dell’Ateneo. Un'occasione per trasferire i risultati della ricerca al di fuori del contesto accademico e contribuire così alla crescita sociale e all'indirizzo culturale del territorio.

Si comincia lunedì 21 marzo, alle 18, presso la Libreria Coop Ambasciatori, con la presentazione del libro "Mala capitale. Cosa resta della più grande inchiesta contro la criminalità capitolina": introduce e presenta Stefania Pellegrini, in dialogo con l'autore Giuliano Benincasa e Tito Menzani di Coop Alleanza 3.0. Martedì 22 marzo, alle 21, al nuovo Cinema Nosadella ci sarà invece la presentazione del film-inchiesta "Vincenzo Agostino. Io lo so chi siete". A seguire, dibattito con le professoresse Stefania Pellegrini e Susanna Vezzadini.

Giovedì 24 marzo gli appuntamenti sono due. Alle 16,30, in Piazza del Nettuno, la Sesta Commissione Consiliare – Scuola antimafia, legalità democratica, coesione sociale, cultura e giovani si riunisce sul tema della memoria delle vittime di mafie all’udienza conoscitiva promossa dal Presidente Maurizio Gaigher. E sempre in Piazza del Nettuno, alle 18, è prevista l'accoglienza solenne della cittadinanza alla teca contenente i resti della Quarto Savona 15: l’auto sulla quale hanno perso la vita gli uomini della scorta del Giudice Falcone. Parteciperanno: Tina Montinaro, presidente dell’Associazione Quarto Savona 15, la questore di Bologna Isabella Fusiello, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, la professoressa Stefania Pellegrini e il prefetto di Bologna Attilio Visconti.

Due eventi in programma anche per venerdì 25 marzo. Alle 10,30, nella Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, la presidente dell’Associazione Quarto Savona 15, Tina Montinaro, incontra le delegazioni dei Licei Minghetti, Copernico e Fermi di Bologna. Nel pomeriggio, invece, alle 15, nell'Aula A del Complesso Belmeloro, si terrà il convegno “Fine pena quando? L’impegno dell’antimafia e la riforma dell’ergastolo ostativo”, organizzato da Stefania Pellegrini per il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Alma Mater in collaborazione con l’Associazione Quarto Savona 15. L’iniziativa si inserisce in un ciclo di incontri seminariali inerenti al progetto di riforma dell’ergastolo ostativo (Roma, Milano, Bologna, Pistoia, Palermo) e intende analizzarne i contenuti e i profili di criticità, con una serie di relazioni di alto profilo scientifico e istituzionale. Intervengono: Sebastiano Ardita, consigliere CSM, Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Caruso, presidente del Tribunale di Bologna, Stefano Anastasia, referente della Conferenza dei Garanti dei detenuti, Tina Montinaro, presidente dell’Associazione Quarto Savona 15, insieme ai docenti Unibo Alvise Sbraccia e Stefania Pellegrini.

Infine, giovedì 31 marzo, alle ore 16, presso l’Aula Magna di Palazzo Malvezzi, è in programma il convegno "DIA: trent’anni di indagini antimafia": in occasione del trentennale dalla fondazione della Direzione Investigativa Antimafia, i docenti Unibo Stefania Pellegrini e Carlo Bottari dialogano con il direttore della DIA di Bologna Maurizio Vallone sugli obiettivi raggiunti e su quelli da programmare nelle indagini in materia di criminalità organizzata di stampo mafioso.

Tutti gli eventi sono aperti alla partecipazione della cittadinanza, nel comune spirito di costruire un percorso di celebrazione della memoria delle vittime di mafia e dell’impegno delle iistituzioni e della società civile, per rendere questa memoria uno stimolo di impegno concreto nel solco dell’antimafia.