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Nuoto pinnato. Il Cus Bologna alla prova dela Coppa del Mondo Universitaria

Il programma a Lignano Sabbiadoro, la prima edizione della competizione internazionale vedrà la partecipazione dei cussini Martina Guerrini e Lorenzo Poppi, entrambi specialisti della velocità ed entrambi parte progetto Dual Career dell'Alma Mater


Prima edizione della Coppa del Mondo Universitaria di nuoto pinnato e il Cus Bologna c’è. Poteva, il mondo dell’Alma Mater Studiorum, farsi trovare impreparato per un evento del genere? Assolutamente no. E allora ecco che il Cus Bologna e Unibo saranno protagonisti l’1 e il 2 aprile al Villaggio Sportivo Bella Italia, la sede di questa rassegna iridata nello splendido complesso di Lignano Sabbiadoro (Udine).

Due i ragazzi dell’Alma Mater che vedremo in vasca: entrambi specialisti della velocità, entrambi inseriti, con massima soddisfazione, nel progetto Dual Career, quello che consente alle studentesse e agli studenti dell’Università di Bologna di essere seguiti con particolare attenzione, per portare avanti sia un’attività agonistica ad altissimo livello che la carriera accademica. A Lignano, trattandosi di un evento inaugurale, arriveranno decine e decine di studenti da tutto il mondo. In mezzo a loro anche i cussini Martina Guerrini e Lorenzo Poppi.

Martina Guerrini è nata a Ravenna il 31 gennaio 2002. Iscritta a Scienze Biologiche, ha cominciato con il pinnato a 5 anni. E non ha più smesso. “Mi hanno fatto provare le pinne - racconta -, mi hanno affascinato. So che la mia disciplina non ha, per il momento, una vetrina olimpica. Ma conto che prima o poi anche il pinnato possa essere inserito, come meriterebbe, nel programma dei Giochi”.

Convocata per i Mondiali nel 2019, Martina ha, dopo il Covid, infilato un tunnel dal quale sta uscendo ora. “Infortuni e acciacchi vari non mi hanno consentito di lavorare come avrei voluto. Le mie specialità sono i 200 e i 400 monopinna. Più in generale faccio tutto, dai 100 ai 400. Per questo mondiale sono stata convocata per i 100 e i 200”.

Da grande vorrebbe lavorare come nutrizionista e continuare con il nuoto. “Mi alleno a Ravenna - insiste - e quando sono a Bologna sono ospitata dalle strutture Cusb e lavoro con Veronica Arrighi, il tecnico dell’Alma Mater. Faccio parte del programma Dual Career e ne sono particolarmente orgogliosa. Magari non lo utilizzo a pieno, perché riesco comunque a organizzarmi bene. Però il progetto è interessante e, per quello che mi riguarda, molto rassicurante. Sapere di poter essere assistita, in caso di bisogno, per consentirmi comunque di allenarmi al top è di grande aiuto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Lorenzo Poppi, nato a Modena il 25 giugno 2000 e iscritto a Scienze Motorie. “Il mio approccio con il pinnato è stato assolutamente casuale. Nel 2009 selezionarono un mio amico. Cominciai a seguirlo. La propulsione garantita dalla spinta delle pinne è una grande emozione. E poi sono più bravo nel pinnato che nel nuoto tradizionale. Così non l’ho più mollato”.

Velocista dei 50 e 50 apnea, non va male nemmeno nei 100. Dopo i titoli italiani e una partecipazione ai mondiali giovanili in Siberia, nel 2017, ora ha davanti questa prova di Coppa del Mondo. “Un giorno vorrei diventare un docente di Scienze Motorie o anche di educazione fisica. Rimanendo magari nel mondo del nuoto. Il progetto Dual Career è importante per chi, come noi, fa sport ad alto livello e non vuole abbandonare gli studi. Aiuta a conciliare le due attività, mi consente di affrontare il tutto in modo più tranquillo e sereno”. Non pensa, come Martina, di poter ambire al podio. “Il livello sarà altissimo. E vengo da un periodo abbastanza sfortunato, tra dolori alla spalla, infortuni e sinusiti che non mi hanno dato un attimo di tregua”.

Qualche acciacco per Lorenzo, qualche problema per Martina: nessuno dei due, però, ha intenzione di alzare bandiera bianca. Lo sport insegna questo: mettersi alla prova, sempre, con coraggio. Il futuro è tutto loro.