Per celebrare il centenario del ritrovamento della città etrusca di Spina (1922-2022), sono in programma numerose iniziative fino al prossimo anno, promosse dal Ministero della Cultura e dalla Direzione Generale Musei, con la collaborazione del Comune di Comacchio e il supporto di un comitato scientifico del quale fa parte anche il prof. Andrea Gaucci del Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna.
Fino al 16 ottobre, sarà possibile scoprire il mito dietro il ritrovamento di Spina attraverso la mostra archeologica "Spina 100 dal mito alla scoperta", presso la Galleria d'arte di Palazzo Bellini (Via Agatopisto, 5 - Comacchio). E' la prima delle tre grandi mostre dedicate agli etruschi che giungerà poi a Ferrara (Museo Archeologico Nazionale - dicembre 2022/aprile 2023) e a Roma (Villa Giulia - primavera 2023).
Gli Etruschi trovarono il luogo ideale in cui fondare Spina proprio dove si abbraccia l’acqua dolce del fiume Po e il mare Adriatico. Nata dalle onde e scomparsa qualche secolo dopo, sepolta dall’acqua, la florida e potente città etrusca ha lasciato dietro di sé una lunga storia attraverso i secoli, divenendo un mito. Il mito si è svelato, rivelando tutta la sua bellezza, il 3 aprile 1922. Con l'inizio delle bonifiche nelle Valli di Comacchio, in Valle Trebba, si scoprì la prima tomba della necropoli. Prese così avvio l’epopea archeologica che portò alla scoperta di oltre quattromila tombe e che culminò con il ritrovamento dell’abitato di Spina nel 1956 e ancora oggetto di ricerca.
Oltre alle mostre, si svolgeranno diversi eventi collaterali come i giovedì di Spina, conversazioni pomeridiane nel pronao del Museo Delta Antico di Comacchio (alle 18.30 da giugno a settembre 2022), convegni, rappresentazioni storiche in chiave turistica e incontri tematici.