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La Didattica post emergenziale: presenza e nuove sperimentazioni all’Alma Mater

Rispetto al periodo pre-pandemico, oggi l'Ateneo dispone di tecnologie e competenze completamente rinnovate tanto che il Senato Unibo ha approvato le linee di indirizzo per il futuro: ritorno in presenza e impegno per un'alta qualità dei corsi grazie anche all'innovazione

Ritorno in presenza di lezioni, esami e prove finali, senza mettere da parte le nuove tecnologie e competenze acquisite durante la pandemia e che continueranno ad essere utilizzate per migliorare la qualità dei corsi dell'Università di Bologna.

Gli Organi di Ateneo hanno approvato le linee di indirizzo della didattica per l’Anno Accademico 2022-2023 e per avviare un progetto sperimentale di innovazione didattica, che avverrà su base volontaria, per un potenziale di un migliaio di insegnamenti. La sperimentazione ruoterà attorno a due formati: uno di tipo ibrido (Blended), che coinvolgerà cinque attività didattiche per ogni Corso di studio e che prevede una piena integrazione metodologica, tra la didattica in presenza e a distanza, fino al 35% della durata complessiva dell’insegnamento. Un secondo formato di Didattica Digitale Integrativa (DDI) valorizzerà, invece, le piattaforme in uso in Ateneo, per proporre percorsi di formazione a distanza, in modalità asincrona. Questo formato ha finalità inclusive, sia per studenti non frequentanti, sia per studenti con lacune formative da colmare.

Ancora una volta, l’Università di Bologna si fa portatrice di un indirizzo che valorizza le migliori esperienze ideate nella fase emergenziale, rinnovandole e ampliandone le progettualità, all’interno di un sistema di qualità teso all’innovazione, alla inclusione e al miglioramento costante dell’offerta formativa destinata alle studentesse e agli studenti dell’Alma Mater.