Interventi educativi e didattici nelle scuole per il contrasto alla diffusione delle droghe grazie a soluzioni innovative basate su prospettive scientifiche solide e strumenti operativi concreti. Li mette in campo il progetto europeo INES, coordinato dall'Università di Bologna, con i dipartimenti di Scienze dell’Educazione "G.M. Bertin", di Farmacia e Biotecnologie e di Scienze per la Qualità della Vita, e finanziato nell’ambito del Programma Erasmus+ “Cooperation partnerships in school education”.
“Grazie a una forte dimensione interdisciplinare, INES promuove forme di protagonismo della scuola attivando processi di sensibilizzazione, prevenzione e formazione sul tema delle Nuove Sostanze Psicoattive”, spiega Luca Ferrari, professore al Dipartimento di Scienze Dell'Educazione “Giovanni Maria Bertin” e coordinatore scientifico del progetto. “L’emergere negli ultimi anni di queste nuove sostanze è infatti un fenomeno preoccupante che sta assumendo dimensioni sempre più imponenti: da qui la forte necessità di coinvolgere attivamente le scuole superiori di secondo grado all’interno di questo progetto di ricerca-azione”.
Le Nuove Sostanze Psicoattive (in inglese NPS - New Psychoactive Substances) sono un gruppo di composti sintetici (come cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, oppioidi sintetici) con proprietà farmacologiche e tossicologiche particolarmente pericolose per chi le assume. Negli ultimi anni, la diffusione di queste sostanze è diventata un fenomeno globale: oltre 110 paesi e territori di tutto il mondo che hanno segnalato al loro interno la circolazione di almeno una NPS.
Per contrastare questo fenomeno a partire dalle scuole, gli studiosi coinvolti nel progetto INES metteranno a punto una serie di strumenti efficaci, inclusivi e non episodici. Sarà creato un syllabus europeo sul tema delle Nuove Sostanze Psicoattive rivolto all’istruzione scolastica e sarà ideato un percorso formativo online rivolto sia ai docenti e agli educatori che agli studenti. Inoltre, verrà progettato e reso disponibile un micro-MOOC (Massive Open Online Course) composto da risorse didattiche aperte (OERs, Open Educational Resources) co-prodotte da docenti, partner accademici ed esperti esterni.
In programma anche la pubblicazione dell'INES Collaborative Handbook, con tutti i contenuti e le strategie didattiche sviluppate durante il ciclo di vita del progetto, e di un libro ad accesso libero che conterrà la presentazione del progetto, i risultati delle sperimentazioni didattiche e le principali indicazioni organizzative e tecniche per trasferire i risultati ad altre esperienze formative, in contesti non solo scolastici.
"Tutti i materiali che realizzeremo saranno rilasciati sotto licenza Creative Commons, nonché tradotti in inglese e nelle diverse lingue dei partner di INES: portoghese, italiano, rumeno, francese", dice Ferrari. "In questo modo non solo renderemo più agevole la diffusione dei contenuti prodotti dal progetto, ma rafforzeremo la sostenibilità di INES, consentendo ad altri insegnanti o formatori di riutilizzare, adattare e implementare le risorse create in altri ambienti ed esperienze scolastiche".
INES - “Innovative teaching and learning paths for the prevention of new drugs abuse” è coordinato dall'Università di Bologna con i dipartimenti di Scienze dell’Educazione “G.M. Bertin” (coordinatore Luca Ferrari), di Farmacia e Biotecnologie (coordinatrice Laura Mercolini) e di Scienze per la Qualità della Vita (coordinatore Roberto Mandrioli). Partecipano inoltre l’Università di Porto (Portogallo), l’Università della Transilvania di Brasov (Romania), SwingTree (Belgio) e tre scuole secondarie di secondo grado: l’ITCS Gaetano Salvemini di Bologna, la Scuola Secondaria Joao Zarco (Portogallo) e l’istituto Colegiul Tehnich Mircea (Romania).