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Combattere il diabete promuovendo uno stile di vita attivo e sicuro

Il progetto europeo BE-NEW, coordinato dall’Università di Bologna, è un vero e proprio progetto educativo per incentivare l’attività fisica come trattamento non farmacologico per le persone diabetiche, anche grazie allo sviluppo di una solida rete di collaborazione internazionale tra diverse associazioni sportive, università e media


Promuovere la pratica costante dell’attività fisica come trattamento non farmacologico per combattere il diabete. Questo l’obiettivo di BE-NEW, progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dall’Università di Bologna. Gli studiosi coinvolti realizzeranno un vero e proprio progetto educativo che punta a incentivare un cambiamento nello stile di vita, anche grazie allo sviluppo di una solida rete di collaborazione tra diversi partner.

“Il progetto è pensato per far crescere la pratica dell'attività fisica in una popolazione diabetica sedentaria, soprattutto tra le persone svantaggiate, offrendo loro una serie di opzioni tra attività in palestra, nuoto o cammino”, spiega Milena Raffi, ricercatrice al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e coordinatrice del progetto. “Attraverso l’applicazione dei protocolli sportivi valuteremo poi le differenze di efficacia di ogni programma di attività fisica, anche in relazione ai diversi profili dei partecipanti”.

Il diabete è una malattia metabolica cronica caratterizzata da valori elevati di glucosio nel sangue, che può arrecare gravi danni al cuore, ai reni, agli occhi e ad altri organi. Uno stile di vita caratterizzato da un’eccessiva sedentarietà e una dieta ricca di grassi animali aumenta notevolmente il rischio di sviluppare e aggravare questa patologia. Da qui nasce la sfida di BE-NEW.

"Sappiamo che oggi c'è una minore propensione all'attività fisica rispetto al passato e che spesso le società sportive offrono progetti molto competitivi con la conseguenza che la grande maggioranza delle persone si ritira dallo sport", dice Alessandro Piras, ricercatore Unibo e responsabile tecnico del progetto. "È fondamentale invece rendere i soggetti diabetici consapevoli che la pratica costante dell'esercizio fisico può migliorare in modo significativo la loro salute e, di conseguenza, la qualità della loro vita".

Il progetto promuoverà quindi una serie di iniziative per incoraggiare uno stile di vita attivo e sicuro, con uno sguardo anche al miglioramento della coesione sociale. Lo farà introducendo il concetto di “esercizio regolare”, già sperimentato dalla UISP Bologna, con procedure che la stessa UISP ha ideato, testate e riconosciute anche dal Ministero della Salute.

Saranno inoltre implementati programmi di formazione degli insegnanti sia a livello di scuole primarie e secondarie, con l'obiettivo di promuovere l'esercizio fisico per bambini e adolescenti diabetici, che a livello universitario, al fine di diffondere programmi educativi specifici per i futuri operatori sportivi riguardanti l'insegnamento dell'attività fisica in relazione alle persone diabetiche, sia giovani che adulte.

Il progetto “BE-NEW - Exercise for diabetes: beneficial effect of new educational and physical activity programs” è finanziato dal Programma Erasmus+ della Commissione Europea. L’Università di Bologna è coordinatore attraverso il gruppo di ricerca “Neurofisiologia dei processi percettivo-motori” del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie. Partner del progetto sono l’Università de La Rioja (Spagna), l’Università Democrito della Tracia (Grecia), l’associazione sportiva UISP Bologna, l’Unione sportiva slovena, l’associazione sportiva di Suceava (Romania) e Radio Capodistria (Slovenia).