Si sono appena concluse le giornate di formazione che hanno visto riunirsi 35 tra educatrici ed educatori ambientali e coordinatrici pedagogiche, presso la Fondazione Villa Ghigi di Bologna, Centro di eccellenza per l’Educazione alla sostenibilità. Un evento che rientra nell’ambito del progetto di sistema regionale promosso dal CTR Educazione alla Sostenibilità di Arpae1 Emilia Romagna, accompagnato da una ricerca triennale curata dalla prof.ssa Schenetti Michela del Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna
Le potenzialità educative del contatto diretto con la natura sono note e approfondite da oltre un secolo. Stare in natura, fin dalla prima infanzia, è un’occasione di esperienza diretta che collega le persone con i sistemi ambientali, sviluppando conoscenze, empatia, benessere e consapevolezza. Per questo è necessario ripensare radicalmente al rapporto tra ‘dentro’ e ‘fuori’, prima di tutto in ambito scolastico, ripensando e riprogettando luoghi e relazioni a partire dai cortili e giardini scolastici, e favorire l’esplorazione dell’ambiente esterno del territorio di appartenenza anche in ambito extrascolastico.
Il progetto, che si interessa di bambine/i e ragazze nella fascia d’età 0-13, si rivolge in primo luogo ai responsabili e agli educatori ambientali dei Centri di Educazione alla sostenibilità (Ceas, accreditati dalla Regione), ai coordinatori pedagogici, a insegnanti e collaboratori delle scuole (dal nido alle secondarie di 1° grado), ai dirigenti scolastici e anche alle famiglie. Il progetto prevede altresì il coinvolgimento di amministratori locali, pediatri di comunità, associazioni, biblioteche, cittadini.
La natura è un contesto potente per il benessere psicofisico di grandi e piccoli e rappresenta dunque anche un’opportunità di prevenzione e promozione della salute.