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A Bologna, l'incontro tra i sei rettori della European Bioeconomy University

Ospitati per la prima volta in presenza all'Alma Mater, i rappresentati dei membri fondatori dell'alleanza EBU hanno condiviso i risultati raggiunti fino ad oggi e fatto il punto sulle sfide per i prossimi anni. Durante l'evento è anche avvenuto il passaggio di consegne ufficiale della presidenza, da Stephan Dabbert dall'Università di Hohenheim a Eva Schulev-Steindl della University of Natural Resources and Applied Life Sciences (BOKU)


Dopo più di due anni, i presidenti della European Bioeconomy University (EBU) sono tornati a incontrarsi in presenza con un appuntamento organizzato all'Università di Bologna. L'occasione, che ha riunito tutti i membri di alto livello dell'alleanza EBU, è stata il passaggio di consegne della presidenza dell'EBU dal rettore della University of Hohenheim, Stephan Dabbert, al rettore della University of Natural Resources and Applied Life Sciences (BOKU), Eva Schulev-Steindl.

I presidenti e i coordinatori scientifici dei sei membri dell'alleanza EBU si sono quindi ritrovati per la prima volta all'Università di Bologna: ad accoglierli c'erano Raffaella Campaner, prorettrice per le Relazioni internazionali, e Alberto Credi, prorettore per la Ricerca, che hanno presentato l'Alma Mater, le sue partnership globali e la sfide affrontante negli ultimi anni. Il rettore Giovanni Molari ha invece aperto, il giorno successivo, l'incontro nel Rettorato dell'Alma Mater, presieduto dal presidente uscente dell'EBU Stephan Dabbert. La discussione si è incentrata sui risultati raggiunti dell'European Bioeconomy University a partire dalla sua fondazione nel 2019 e sulle nuove sfide che attendono l'alleanza.

EBU ha infatti istituito con successo due programmi per studenti di Bioeconomia: Foebe – Fostering Entrepreneurship For The Bioeconomy e EBU Label - Bioeconomy Qualification Supplement. Oltre a queste iniziative, c'è poi il progetto BIObec, grazie al quale i partner dell'EBU, insieme ad altri partner di consorzio della Bioeconomia, stanno progettando centri di formazione bio-based. E attraverso lo Startup Village, EBU ha ottenuto visibilità a livello europeo, nell'ambito dello Startup Village HUB, orientando l'iniziativa verso le aree rurali più prospere, connesse e ricche dell'Unione Europea. Dopo uno sguardo ai progetti EBU, attuali e futuri, l'incontro si poi è concentrato sulle azioni per consolidare ulteriormente la cooperazione nel corso della prossima presidenza.

Infine, si è svolto il passaggio di consegne ufficiale della presidenza dell'EBU da Stephan Dabbert dell'Università di Hohenheim a Eva Schulev-Steindl della University of Natural Resources and Applied Life Sciences (BOKU). La nuova presidente dell'EBU ha quindi presentato la sua visione e le sue idee per questo nuovo capitolo guidato da BOKU, condividendo i suoi primi suggerimenti per il prossimo Forum Scientifico EBU 2023 a Vienna. L’incontro è stato chiuso dal prorettore Alberto Credi, che ha ringraziato tutti i partecipanti, augurandosi che vi siano sempre più occasioni per i rettori di EBU di incontrarsi di persona.

Nata nel 2019, la European Bioeconomy University ha l'obiettivo di trasformare l'Europa in un modello a livello globale per la creazione di un'economia capace di sostituire i combustibili fossili dannosi per il clima con materie prime biologiche, processi biogenici e nuovi prodotti sostenibili. I membri fondatori sono: AgroParisTech (Francia), Università di Bologna (Italia), University of Eastern Finland (Finlandia), Hohenheim University (Germania), University of Natural Resources and Life Sciences Vienna (Austria) e Wageningen University and Research Center (Paesi Bassi).