Foto di gruppo dal Partner Meeting del progetto ORCHESTRA che si è tenuto a Verona
Il Long COVID non è una singola malattia, ma una condizione composta da più patologie: le donne sono più a rischio degli uomini e i sintomi neurologici che spesso sono riportati, come il mal di testa, possono essere indicatori precoci di conseguenze anche dopo la guarigione. Sono alcuni dei primi risultati del progetto Horizon 2020 ORCHESTRA, che unisce le conoscenze e le risorse europee per trovare risposte mediche alle domande più urgenti legate alla pandemia.
Il progetto è coordinato dall'Università di Verona e coinvolge 37 partner di 15 paesi che lavorano a stretto contatto. L'Università di Bologna partecipa con il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, insieme all'IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e all'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.
Il team multidisciplinare dell'Università di Bologna è guidato dal responsabile scientifico, Pierluigi Viale, professore ordinario di Malattie Infettive, in stretta collaborazione con Maddalena Giannella, professoressa di Malattie Infettive, i team di ricerca dei professori Marco Seri e Valerio Carelli per gli studi di genomica umana, della professoressa Patrizia Brigidi per le analisi del microbiota intestinale e del team dei professori Paolo Boffetta e Francesco Saverio Violante (attuale Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche) afferenti alla Medicina del Lavoro.
Le misure di trattamento e prevenzione del COVID-19 e del Long COVID, l'efficacia della vaccinazione e la risposta immunitaria sono le principali aree di ricerca. I primi risultati ottenuti e i prossimi passi da affrontare sono stati presentati in occasione della conferenza annuale che si è tenuta a Palazzo Verità-Poeta a Verona il 21 e 22 novembre. Al Partner Meeting hanno partecipato più di 150 ricercatori ed esperti provenienti da tutta Europa e non solo, come rappresentanti della Commissione Europea (CE), del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Trasmissibili (ECDC) e dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
ORCHESTRA è un progetto di ricerca di coorte su larga scala, che si basa sull'analisi dei dati relativi ai pazienti dei partner partecipanti. Oggi sono coinvolte più di 60 coorti storiche e prospettiche, per un totale di oltre un milione di individui provenienti da 15 paesi. Grazie alle informazioni raccolte, gli studiosi sono riusciti a comprendere meglio diversi aspetti del Long COVID. Inoltre, guardando agli aspetti immunologici delle infezioni da SARS-CoV-2, è emerso che infezioni precedenti sembrano avere un ruolo importante nel determinare il livello di anticorpi, e che le risposte immunologiche hanno un impatto sulle mutazioni del SARS-CoV-2. Riuscire a comprendere sempre meglio il meccanismo di risposta immunitaria degli anticorpi contro il coronavirus permette di migliorare l'efficacia della vaccinazione e proteggere quindi sempre meglio le fasce più fragili della popolazione.
L'ampia rete di ricerca di ORCHESTRA, con il suo lavoro di raccolta e analisi dei dati, contribuisce a uno sforzo internazionale per istaurare un'interoperabilità tra gli studi e tra gli operatori sanitari. Un'attività che richiede sforzi continui per arrivare a dati, protocolli e flussi di lavoro armonizzati. Ad oggi, il team di ricerca ha mappato più di 2.500 variabili e ha sottomesso più di 100 nuovi concetti per essere codificati alle Organizzazioni Internazionali per lo Sviluppo degli Standard (SDO) SNOMED CT, LOINC e NCI. I nuovi codici creati sono ora tutti disponibili alla comunità di ricerca internazionale per essere utilizzati in altri progetti.