Il valore della musica nella società contemporanea, il titolo dell'evento organizzato dall'Associazione delle Docenti Universitarie dell’Università di Bologna - A.d.D.U., in programma martedì 28 febbraio, alle 18:30, nell'Aula Absidale di Santa Lucia (Via de’ Chiari 25/A – Bologna), in collaborazione con la musicista e compositrice Paola Samoggia, per parlare del ruolo che la musica può svolgere nella società contemporanea, aprendo la strada ad un dibattito innovativo e multidisciplinare.
Alla tavola rotonda, introdotta dalla Presidente dell’AdDU prof.ssa Chiara Alvisi e coordinata dalla prof.ssa Giuseppina La Face, parteciperanno la Delegata del Rettore per l’Equità, l’Inclusione e la Diversità, prof.ssa Cristina Demaria, ed esperti di musica, arte visiva ed economia, che approfondiranno l'impatto sociale ed economico della musica nella società contemporanea.
Durante la discussione, Paola Samoggia condividerà le sue esperienze musicali e presenterà alcune delle sue opere più importanti e più recenti. Secondo la musicista, la creazione artistica può generare nuove energie positive capaci di risvegliare le coscienze e di portarle ad affrontare alcune problematiche che attanagliano la società attuale. Molto importante, secondo lei, è poi la scelta del mezzo di comunicazione con cui diffondere la creazione musicale e la posizione che, come artista, si vuole occupare nella società; per questo ha creato ed illustrerà un innovativo progetto imprenditoriale. L’artista ha, infatti, realizzato opere che affrontano questioni scomode e portano temi economici e sociali all’attenzione di coloro che non li hanno mai affrontati prima e i suoi progetti forniscono un nuovo linguaggio che diffonde consapevolezza nella società e sollecita soluzioni.
Così afferma la Presidente AdDU Chiara Alvisi: “Ciò che mi ha più colpito della produzione artistica di Paola Samoggia è nell’opera “27 dollari” il ruolo delle donne nel combattere la povertà. Il sistema di microcredito ideato da Yunus, la cui storia è l’argomento dell’opera, è stato inventato come soluzione per fornire alle donne i mezzi finanziari necessari all’esercizio profittevole di microimprese che consentano loro di riscattarsi dalla povertà e di realizzare condizioni di vita più dignitose e libere. Yunus scelse di dare fiducia alle donne, di istituirle suo “prossimo”, non già per un pregiudizio, sia pure positivo, e neppure per una scelta caritatevole, bensì con decisione razionale: osservandone il lavoro il grande economista ne colse la resilienza e l’affidabilità come partner, anche economici. Con analogo atteggiamento di osservazione e di apertura al reale, anche la musica e l’arte possono veicolare pensieri innovativi ed originali intesi alla costruzione di legami sociali.”
La prof.ssa Giuseppina la Face, musicologa e docente di Pedagogia e Didattica dei Beni Musicali dell'Alma Mater, sottolinea, fra le caratteristiche salienti della musica di Paola Samoggia, l’affascinante rapporto che essa intrattiene con il testo verbale e con la gestualità.
Secondo la prof.ssa Silvia Grandi, docente di Storia dell’Arte contemporanea in Unibo: “Nella scena artistica contemporanea degli ultimi decenni esiste ormai un legame indissolubile tra sonoro e visivo: la traccia visiva da sola non riesce a mantenere una sua forza espressiva se privata della traccia sonora. Non solo nel contesto performativo e spettacolare del “live visual”, ma anche nelle produzioni di videoarte, il più delle volte non accompagnate dal “parlato” o dai dialoghi tipici dei film, un ruolo essenziale è ricoperto dalla sonorizzazione (musicale, rumoristica, elettronica sperimentale, ecc.) in una sorta di completamento ineludibile, un tappeto sonoro che enfatizza e potenzia il contenuto visivo”.
“Ciò che mi ha sempre affascinato della produzione artistica di Paola Samoggia” - conclude la prof.ssa Emanuela Carbonara, economista, docente di Politica Economica in Unibo, - “è la sua assoluta originalità. Ogni tipo di suono, di frequenza, può trovare il proprio spazio musicale in una sua composizione. Nella produzione artistica di Paola Samoggia vi è una grande varietà di forme compositive: dal lied, al balletto, fino all’opera lirica. Di primo acchito si è attratti da questa molteplice ricchezza. Poi ho capito che ogni timbro musicale non ha solo una funzione estetica, bensì ha un suo ruolo preciso nel messaggio etico e sociale che Paola vuole comunicare e ho percepito la potenza di questo linguaggio, di questo sistema comunicativo che può diventare la colonna portante di un progetto interdisciplinare volto a immaginare e realizzare un mondo migliore. La forza di Paola non sta solo nella sua creatività e innovatività, ma anche nel suo essere un’imprenditrice, che ha ideato un efficace veicolo di promozione e diffusione del suo progetto.”
L'evento è stato organizzato da un Comitato Scientifico composto dalle docenti dell'Alma Mater Chiara Alvisi (Presidente AdDU e docente di Diritto Privato), Emanuela Carbonara (componente del consiglio direttivo di AdDU e docente di Politica Economica), Silvia Grandi (docente di Storia dell’Arte Contemporanea), Giuseppina La Face (componente del comitato scientifico di AdDU e docente di Pedagogia e Didattica dei Beni Musicali) e dalla musicista Paola Samoggia.
L’AdDU da 30 anni riunisce le docenti dell’Università di Bologna che, nei diversi ambiti disciplinari, hanno fatto della ricerca scientifica il loro mestiere e, fin dalla sua istituzione, si è occupata di studiare le condizioni di vita e lavorative delle donne, in Italia e nel mondo. In tal senso, l’incontro con una donna compositrice, che nelle sue opere ha spesso celebrato il ruolo delle donne nella società e il loro contributo nell’individuare soluzioni alle crisi più profonde che affliggono il mondo contemporaneo, è un’occasione importante di confronto e di dibattito.