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Studentessa Unibo vincitrice del premio Michele Stanca 2023 per migliore tesi di dottorato

Daniela Sangiorgio, dottoressa di ricerca del 34° ciclo di Dottorato in Scienze e tecnologie agro-alimentari dell'Alma Mater, ha vinto per la sua tesi dal dal titolo "Deciphering the role of plant microbiome on strawberry and rasperry growth, resistance, fruit quality and aroma"

Daniela Sangiorgio è tra i vincitori del Premio Michele Stanca 2023, dedicato al settore di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree AGR/03.

Laureata magistrale in International Horticultural Sciences in Unibo, Daniela Sangiorgio ha proseguito i suoi studi con il Dottorato in Scienze e tecnologie agro-alimentari (34° ciclo) al DISTAL dove, con il  tutor di dottorato, prof. Francesco Spinelli, ha svolto la Tesi di dottorato dal titolo "Deciphering the role of plant microbiome on strawberry and rasperry growth, resistance, fruit quality and aroma" con cui si è aggiudicata il premio conferito dall'Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie - AISSA.


La dott.ssa Sangiorgio ha svolto un lavoro rigoroso, puntuale e soprattutto attuale per i temi affrontati. In un mondo dove i cambiamenti climatici stanno stravolgendo gli equilibri di interi ecosistemi, anche nell'ambito agrario, guardare e valorizzare il mondo microscopico per aumentare qualità, resistenza e produttività delle piante è innovativo.

Nonostante sia noto da decenni l'utilizzo di microoganismi benefici in ambito agrario, Daniela con il suo studio ha ulteriormente investigato numerosi aspetti dell'interazione pianta-microorganismo. Una profonda conoscenza delle interazione pianta-microorganismi, infatti, potrebbe in un futuro portare ad una riduzione dell'utilizzo di prodotti chimici in favore di prodotti a base di microorganismi.

Il Premio Michele Stanca è istituito in nome dello studioso, punto di riferimento per tutti gli studiosi delle Scienze Agrarie.

Michele Stanca (1942-2020) è stato, infatti, per anni una stella polare nel panorama della ricerca sul miglioramento genetico delle piante coltivate, non solo italiano, ma anche internazionale. I suoi lavori, dedicati soprattutto al miglioramento genetico dei cereali, sia attraverso tecniche convenzionali che molecolari, hanno non solo prodotto importanti avanzamenti delle conoscenze scientifiche sottese all’adattamento delle piante alle avversità ambientali, ma anche permesso la costituzione di nuove varietà poi entrate sul mercato.