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Maurizio Reggiani: dal foglio bianco alla Laurea dell'Alma Mater

"Auguro agli ingegneri del futuro e a chiunque si trovi ad affrontare una nuova sfida di non avere mai paura di osare, commettere errori, prendersi delle responsabilità, anche se il foglio resta per lungo tempo bianco". Con queste parole, il Vice Presidente Motorsport di Automobili Lamborghini ha ringraziato l'Ateneo che lo ha accolto nella sua comunità, il Rettore Molari e quanti hanno sostenuto il riconoscimento tanto meritato


Si è svolta nell'Aula Magna di Santa Lucia la cerimonia di conferimento della Laurea ad Honorem a Maurizio Reggiani, Vice Presidente Motorsport in Automobili Lamborghini dove, per quindici anni, ha svolto il ruolo di CTO - Chief Technical Officer. Dopo i saluti del Rettore Giovanni Molari, il prof. Nicolò Cavina e il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Alfredo Liverani, sono intervenuti per la Laudatio e per esporre le motivazioni che hanno portato all’approvazione della proposta di conferimento della laurea in Ingegneria Meccanica a Maurizio Reggiani:

"Maurizio Reggiani ha il merito di aver contribuito allo sviluppo del territorio e della tecnologia italiana, grazie alla sua capacità di trasformare le proprie visioni in ricerca, poi in prodotti e, infine, in ricchezza per il territorio. Da sempre attento all’innovazione e alla ricerca, ha dato un forte contributo alla struttura di Ricerca e Sviluppo di Automobili Lamborghini S.p.A., dato vita a numerose collaborazioni con istituzioni private e pubbliche e, all’Università di Bologna, ha collaborato per realizzare studi sull’impiego del grafene per lo smaltimento del calore e ricerche sull’incidenza della sonnolenza sugli incidenti stradali".

“Il nostro laureando – ha detto il Rettore - incarna in modo esemplare alcuni valori che sono in piena sintonia con caratteri e obiettivi dell’Alma Mater: la sua spinta all’internazionalizzazione sempre ancorata a un solido radicamento nelle realtà sociale e imprenditoriale del territorio; la sua inclinazione a congiungere la professione e l’insegnamento; la sua capacità di concepire la professione come un equilibrio di virtù e di competenze in apparenza così diverse: il sapere tecnologico e la fantasia creativa, il rigore scientifico e l’estro innovativo, la padronanza dei processi produttivi e l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Tra i presenti alla cerimonia, il Senatore Marco Croatti e, per Lamborghini, Federico Foschini, Rouven Mohr, Paolo Poma, Umberto Tossini e Stephan Winkelmann (Chairman and CEO) che ha così commentato: “È un onore avere Maurizio al mio fianco e la Laurea ad Honorem è la conferma delle sue grandi capacità, che da quasi tre decenni, di cui 15 nel ruolo di CTO, mette a disposizione dell’azienda. Grazie al suo contributo Lamborghini ha raggiunto importanti risultati nell’ambito della Ricerca & Sviluppo e ora questo percorso comune prosegue nei nuovi obiettivi che ci siamo prefissati nel Motorsport”.

Dopo aver ricevuto la pergamena di Laurea, il dott. Reggiani ha tenuto una lezione che, a partire dalla sua esperienza lavorativa nel campo della Meccanica, ha messo in luce l'evoluzione del ruolo del progettista nella Motor Valley, offrendo molti spunti motivazionali per le nuove generazioni, applicabili non solo nel campo delle macchine.

“Non è facile descrivere l’emozione che sto provando in questo momento – ha detto Reggiani - e allo stesso tempo esprimere la gratitudine a tutte quelle persone che lo hanno reso possibile, a partire dal Magnifico Rettore Prof. Giovanni Molari. Come non posso non ringraziare i miei collaboratori più stretti e le aziende che mi hanno permesso di fare il lavoro più bello al mondo, in particolare Automobili Lamborghini con il Presidente Dr. Stephan Winkelmann”.

Dalla Maserati alla Bugatti fino alla Lamborghini, Maurizio Reggiani si è sempre trovato di fronte a un foglio bianco che oggi, col digitale, ha delle nuove sembianze ma porta in sé la stessa metafora: la paura di non riuscire a riempirlo, di dare vita a un progetto nuovo partendo dal nulla.


"Uno dei momenti più difficili per un progettista - ha spiegato Reggiani - è trovarsi davanti al tecnigrafo e al foglio trasparente ben teso su cui tracciare la prima linea, avendo già in mente il disegno, le sezioni, le viste necessarie...finché quel foglio bianco si riempie fino a diventare un misto tra un quadro e un manoscritto".

Sfida dopo sfida, Reggiani non si è mai tirato indietro di fronte a progetti ambiziosi e rischiosi che hanno portato alla realizzazione di macchine che hanno fatto storia, come la EB110 (Bugatti) negli anni '90, fino a uno dei prodotti di Lamborghini considerato, oggi, il Blu Ocean perché senza competitor: "Quando si è stati in grado di dimostrare la capacità di realizzare un'icona come la Aventador da un foglio bianco è più facile convincere gli azionisti che NOI eravamo e siamo capaci".


La capacità di Maurizio Reggiani è stata anche quella di aprirsi al mondo accademico, collaborando con l'Università di Washington che ha permesso di apprendere tutto sui materiali compositi, tecnologia messa poi a disposizione del territorio e dell'Alma Mater. A Boston ha aperto due laboratori al MIT e oggi, come Vice Presidente Motorsport di Automobili Lamborghini, ha un forte legame con l'Ateneo e il Team di Unibo Motorsport. Per quanto riguarda l'Alma Mater, inoltre, Reggiani è impegnato anche nelle attività della Motor Valley insegnando in alcuni corsi e al Master della BBS.

Il laureato dell'Alma Mater ha concluso il suo discorso con una lezione importante, un monito ai nuovi ingegneri e non solo, quello di non aver paura di osare e di NON seguire la strada che tutti percorrono per paura di sbagliare.

"Credete nella vostra visione, confrontatevi con i vostri colleghi e non abbiate paura quando quello che pensate possa sembrare sbagliato per gli altri".