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Inaugurato a Cadriano il nuovo Centro di Inseminazione Artificiale per le specie ovi-caprina

La nuova struttura, inaugurata dal Prorettore per la Ricerca, offrirà attività a supporto delle associazioni regionali e nazionali di allevatori di ovini e caprini, e supporterà in parallelo le iniziative didattiche, di ricerca e di terza missione dell’Azienda Agraria dell’Alma Mater


Il Prorettore per la Ricerca, Alberto Credi, ha inaugurato il nuovo Centro di Inseminazione Artificiale per le specie caprina e ovina, all’interno dell’Istituto Nazionale di Fecondazione Artificiale dell’Università di Bologna. Il Centro, che si trova a Cadriano, alle porte di Bologna, è parte dell’Azienda Agraria dell’Alma Mater e supporta l'attività didattica e di ricerca del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie (DIMEVET). La nuova sede è stata ristrutturata e attrezzata grazie alle risorse del progetto "Dipartimenti di eccellenza 2018-2022" del DIMEVET.

Il Centro di Inseminazione Artificiale per le specie caprina e ovina riprenderà così la propria attività a supporto delle associazioni regionali e nazionali di allevatori di ovini e caprini. E supporterà in parallelo le iniziative didattiche, di ricerca e di terza missione del DIMEVET. La gestione delle attività è affidata alla dottoressa Beatrice Mislei, sotto la supervisione del prof. Gaetano Mari.

"L’allevamento ovi-caprino, semi-intensivo nelle nostre realtà, ben si adatta all’utilizzo di aree agricole e rurali marginali, svolgendo un’importante funzione di controllo e contribuendo efficacemente alla conservazione dell’ecosistema e della biodiversità", spiega Mari. "Le attività previste consolideranno il rapporto con il territorio, attraverso la produzione e distribuzione di materiale seminale da utilizzare mediante inseminazione artificiale, per il miglioramento genetico e delle produzioni ovi-caprine e per la salvaguardia di specie autoctone in via di estinzione".

"Questo progetto testimonia l’attenzione e l’impegno dell’Alma Mater nel preparare i propri studenti all’eccellenza professionale, affiancando all’apprendimento teorico una significativa attività pratica", sottolinea il Prorettore Credi. "Questa infrastruttura, inoltre, consentirà di sviluppare nuovi progetti di ricerca e di offrire servizi di qualità agli allevatori e alle imprese".

Attivo dall’inizio degli anni '70, l'Istituto Nazionale di Fecondazione Artificiale degli Animali Domestici (INFA) è dedicato allo studio e alla ricerca sulla fisiopatologia della riproduzione e l’inseminazione artificiale degli animali domestici. A Cadriano, si sviluppa su un’area di 12 ettari, quasi interamente dedicata a paddocks a disposizione degli animali ospitati. Svolge inoltre attività didattica e di formazione pre e post laurea, in collaborazione con studiosi di altre strutture nazionali ed internazionali.