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Gestione dei dati della ricerca: l’Alma Mater protagonista alla Conferenza GARR 2023

L’Università di Bologna ha animato una sessione dell’importante evento nazionale sul mondo della ricerca, presentando dati e informazioni sui Data Stewards


Le novità e le iniziative sviluppate dall'Università di Bologna nel campo della condivisione dei dati della ricerca sono state tra i protagonisti della Conferenza GARR 2023, che si è tenuta a Firenze dal 14 al 16 giugno, appuntamento promosso dalla rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell'istruzione e della ricerca.

Il tema è stato affrontato nel corso dell'evento - ospitato all'Università di Firenze - con una sessione moderata dalla professoressa Monica Forni, rappresentate per l'Alma Mater in European Open Science Cloud (EOSC) e ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure).

Si è parlato innanzitutto di Data Steward: i nuovi specialisti che hanno il compito di accompagnare ricercatrici e ricercatori nella gestione dei dati della ricerca, per garantire trasparenza e accessibilità, che l’Università di Bologna ha recentemente istituito con il progetto Data Steward @Unibo. A questo proposito, Giulia Caldoni, Data Stewards di area biomedica dell'Alma Mater, ha presentato una survey promossa da ICDI e dal progetto Skills4EOSC sulla professionalizzazione dei Data Stewards in Italia. Mentre Sara Coppini, che all'interno dell'Alma Mater è Data Steward di area tecnologica, ha presentato un'elaborazione sulle tipologie di dati che il servizio Data Stewards si trova a trattare nella realtà complessa e multidisciplinare di un grande Ateneo.

A chiudere la sessione moderata da Monica Forni e dedicata alla condivisione dei dati della ricerca è stato infine Sabato Mellone, ricercatore al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi" dell'Alma Mater, che ha presentato il progetto EDITH, dedicato allo sviluppo della roadmap europea sullo sviluppo dei digital twin in sanità.

L'importanza di garantire la qualità e una gestione efficace dei dati della ricerca è stata ribadita recentemente anche dal Consiglio dell’Unione Europea, che con la "Lund Declaration on Maximising the Benefits of Research" ha presentato il tema come un requisito imprescindibile per sviluppare soluzioni sostenibili che consentiranno di affrontare le sfide globali della società odierna e futura. Quando i dati della ricerca sono riutilizzabili - in particolare gestiti secondo i principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) e per quanto possibile aperti (riconoscendo che non tutti i dati possono essere aperti) - hanno infatti un potenziale maggiore nel promuovere la ricerca e l'innovazione.

Anche per questo, il tema è stato tra gli argomenti al centro dell’edizione 2023 della Conferenza GARR, appuntamento molto importante nel panorama italiano della ricerca, durante il quale sono state affrontate anche le tematiche connesse al PNRR e ad alcuni dei progetti di consolidamento delle Infrastrutture di Ricerca, ai rischi connessi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella ricerca scientifica, ai Big Data, al ruolo delle tecnologie digitali per la cultura e la formazione e alla cybersecurity.