"Lezioni su Gadda. I maestri dell'Università di Bologna e l'ingegnere", il titolo dell'iniziativa organizzata dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica - FICLIT, mercoledì 22 novembre alle 15, nell'Aula Forti (Via Zamboni, 32 - Bologna). Un pomeriggio per celebrare i 130 anni dalla nascita (14 novembre 1893) e i 50 anni dalla scomparsa (21 maggio 1973) dello scrittore, con gli interventi dei prof. dell'Alma Mater, Marco Antonio Bazzocchi, Niva Lorenzini e Daniela Baroncini, che ricorderanno i tre grandi maestri gaddiani: Ezio Raimondi, Guido Guglielmi e Andrea Battistini.
Con "Barocco moderno: Gadda e Longhi", Ezio Raimondi ha messo i testi di Gadda sotto una lente critica figurativa del tutto inedita, inaugurando una critica figurativa delle sue opere. Guido Guglielmi, interpretando gli aspetti più moderni dell’opera gaddiana, ha letto i suoi testi come parte di una struttura funzionale, rivolta in particolare al genere giallo come forma più avanzata dello sperimentalismo del genere romanzesco, mentre Andrea Battistini, attraverso il rapporto di Gadda con la Scienza nuova di Vico, ha indagato le relazioni tra arte e scienza dell’ingegnere della letteratura.
L’incontro sarà accompagnato da una mostra documentaria, allestita presso la Biblioteca Ezio Raimondi del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, che rimarrà aperta fino al 19 gennaio. Saranno esposti documenti e volumi relativi alle ricerche dei tre studiosi, tra cui la rara dispensa dei corsi di Raimondi su Gadda e il barocco, trascritti dai suoi studenti, affiancati dai volumi della Biblioteca di Raimondi dedicati a Carlo Emilio Gadda: una sezione interessantissima e mai studiata, che mostra la sterminata cultura e la minuziosa indagine testuale applicate dal grande critico all’opera gaddiana di cui possedeva tutte le edizioni, e si procurava tutte le ristampe.
"La visione diretta della biblioteca gaddiana di Raimondi - commenta la prof.ssa Paola Italia, curatrice, con la collaborazione di Alberto Di Franco e Lorenzo Sabatino, della mostra - è un viaggio nello studio del grande critico dell’Alma Mater: volumi sottolineati e fittamente postillati, alcuni rilegati con cura, ma consumati dall’uso, e spesso accompagnati da foglietti con estratti di citazioni, parole chiave rilevate da parentesi quadre, striscioline di carta messe a segnalibro nei punti cruciali del testo, primi appunti di acuminate riflessioni critiche che avrebbero poi trovato spazio e agio nei grandi saggi letterari. Un dossier straordinario che ci mostra il grande critico al lavoro, in un dialogo ininterrotto con il testo che viene auscultato, come ha scritto di lui Battistini, come una creatura vivente, interpretato e riformulato con pazienza, attenzione e inesausta curiosità – simile in questo a Carlo Emilio Gadda – per ogni avventura del pensiero".