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Parte GreeNexUS, per città più sostenibili, accessibili e sicure

Coordinato dall’Università di Bologna, il progetto europeo offrirà un’esperienza di formazione internazionale a dieci giovani ricercatori, con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale dei contesti urbani


Verso città sempre più sostenibili, accessibili e sicure. Il nuovo progetto europeo GreeNexUS, coordinato dall’Università di Bologna, lavorerà per migliorare la qualità ambientale dei contesti urbani, promuovere la nascita di nuovi spazi verdi e favorire una mobilità sostenibile e sicura e stili di vita attivi.

Finanziato nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions del programma Horizon Europe, GreeNexUS formerà dieci giovani ricercatori di alto profilo, che lavoreranno in diversi contesti europei, svolgendo anche periodi di mobilità come visiting scientists nelle istituzioni che fanno parte del consorzio del progetto.

"GreeNexUS vuole essere un catalizzatore di strategie integrate e sinergiche per promuovere il benessere psicofisico di una società che invecchia ed è minacciata sia dai cambiamenti climatici che da crescenti disparità sociali", dice Cesare Sangiorgi, professore al Dipartimento di Ingegneria Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna che coordina il progetto.

Il team di GreeNexUS al kick-off meeting del progetto


L’iniziativa è partita ufficialmente pochi giorni fa con un kick-off meeting ospitato nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che dal suo avvio nel 2018 sostiene con convinzione il dottorato di ricerca in Salute, sicurezza e sistemi del verde dell’Università di Bologna. Sarà infatti questo corso di dottorato, coordinato da Patrizia Tassinari, professoressa al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, che ospiterà le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori reclutati dal progetto.

"GreeNexUS è stato ideato e sottoposto alla Commissione europea in un momento storico in cui la pandemia aveva messo ancora più chiaramente in evidenza la stretta relazione tra sfide sociali, tecnologiche, ambientali e sanitarie", dice Daniele Torreggiani, professore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, componente del leading team del progetto. "Proprio da queste sfide il progetto ha tratto linfa e su di esse ha basato l’idea di un rilancio 'green and healthy' delle nostre città, da realizzare investendo nella formazione dei ricercatori, decisori e imprenditori del futuro".

I partner del progetto che ospiteranno i dieci dottorandi reclutati da GreeNexUS sono: Università di Bologna, Wageningen University & Research (Paesi Bassi), Vrije Universiteit Brussels (Belgio), Agricultural University of Athens (Grecia), Instituto Superior Técnico (Portogallo), Teixeira Duarte (Portogallo), Research Institutes of Sweden (Svezia), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia). A questi si affiancano diversi partner associati, che sosterranno lo sviluppo intersettoriale e interdisciplinare del progetto: CESIE, Politecnico di Milano, RIVM - National Institute for Public Health and the Environment, SCIENSANO – Belgian Institute for Health, ENVIROMETRICS Ltd., ULTAFORS Group, Comune di Trondheim, UCL - Universituy College of London, FONCE Foundation for Cooperative and Social Inclusion of People with Disabilities, UNICAL Università della Calabria, ITERCHIMICA SpA, ICONS SRL.