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Riscoprire i testi antichi, con l’Intelligenza Artificiale

Il progetto Erasmus+ ENCODE, coordinato dall’Università di Bologna, si chiude con una serie di iniziative per esplorare i progressi compiuti dall’IA nel campo della decifrazione e dello studio delle scritture antiche nate nel bacino del Mediterraneo


L'Intelligenza Artificiale al servizio degli studiosi di iscrizioni, papiri e manoscritti. Per la decifrazione, lettura, trascrizione, riconoscimento, annotazione, analisi semantica delle scritture antiche utilizzate in tutto il bacino del Mediterraneo. È il tema su cui, giovedì 26 gennaio, si confronteranno esperti in arrivo da tutto il mondo nel corso dell'incontro "Artificial Intelligence and Ancient Writing Cultures".

L’appuntamento – in programma dalle 9,15 nell’Aula Prodi del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna (Piazza San Giovanni in Monte, 2) – è una delle iniziative di chiusura del progetto europeo ENCODE (Bridging the <gap> in Ancient Writing Cultures: ENhance COmpetences in the Digital Era).

Alla conferenza internazionale di giovedì 26 gennaio si affianca infatti anche un workshop per esplorare le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale allo studio delle scritture del mondo antico: un’occasione unica di formazione per studenti, dottorandi, post-doc, docenti e professionisti del patrimonio culturale che si occupano di storia antica.

Dall’epigrafia alla papirologia, dalla paleografia alla diplomatica, verranno indagate tutte le discipline che hanno a che fare con le scritture antiche per capire in che modo possono beneficiare su più livelli dei recenti sviluppi dell’IA.

Finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ Strategic Partnership for Higher Education, il progetto ENCODE è nato per offrire a chi ha una formazione umanistica le competenze tecnologiche fondamentali per l’insegnamento e l’apprendimento delle scritture dell’antichità: una serie di strumenti oggi più che mai necessari sia per lo studio, che per la ricerca, che per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Nel corso dei suoi tre anni di attività, il progetto ENCODE ha permesso di realizzare una serie di appuntamenti nelle varie sedi europee partner del progetto – Amburgo, Leuven, Würzburg, Parma, Oslo – per la formazione di più di 130 studenti e studiosi di tutto il mondo interessati al trattamento digitale delle scritture antiche. Un percorso che si chiude ora parlando di Intelligenza Artificiale, in attesa degli esiti progetto, tra cui ci saranno un database di moduli didattici e una guida completa comprensiva di un MOOC.

Con il suo centro interdipartimentale ALMA-AI - Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence, l'Università di Bologna continua a esplorare in modo trasversale le possibili applicazioni dell'Intelligenza Artificiale. Uno strumento che può essere di grande aiuto anche per lo studio della nostra eredità storica e culturale, a partire dagli oggetti iscritti del mondo antico.

Coordinato dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, il progetto Erasmus+ ENCODE coinvolge altre cinque università partner – Julius Maximilian Universität Würzburg (Germania), Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), Università degli Studi di Parma, Universität Hamburg (Germania), Universitetet I Oslo (Norvegia) – e numerosi partner associati appartenenti all’ambito delle digital humanities della papirologia e dell’epigrafia digitale.

Artificial Intelligence and Ancient Writing Cultures

26 Gennaio 2023

ore: 09:15

Aula Prodi (Piazza San Giovanni in Monte, 2 - Bologna)

Ingresso libero previa iscrizione

La settima conferenza ENCODE si concentrerà sulle applicazioni dell’Artificial Intelligence in diverse discipline legate alle scritture antiche, presentando progetti esistenti, sviluppi futuri e sfide tecniche.