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Il saluto del Rettore Molari a Vittoria Modesti ed Emanuele Lambertini

La giovane tennista e il campione paralimpico di scherma sono stati ricevuti in Rettorato: entrambi partecipano al percorso dual career, che consente di conciliare lo studio con la carriera agonistica sportiva


Vittoria Modesti ed Emanuele Lambertini, due eccellenze sportive e accademiche che si sono distinte nell’ultimo anno per i traguardi raggiunti sia in ambito sportivo che universitario, sono stati ricevuti per un incontro informale con il Magnifico Rettore Giovanni Molari.

Vittoria Modesti, classe 2002, è una tennista iscritta al secondo anno di Giurisprudenza. Fa parte del percorso dual career da questa stagione e con la maglia dell’Alma Mater si è distinta ai campionati nazionali universitari di Camerino, lo scorso anno, vincendo due medaglie d’oro, nel singolare e nel doppio femminile. Il suo grande impegno, ora, è legato al CNU 2024: a Campobasso vuole bissare i risultati della passata stagione. Non sarà semplice, dal momento che, ogni anno, il livello del tennis accademico è sempre più alto.

"È stata davvero una bella esperienza - commenta soddisfatta Vittoria -. Mi avevano detto: vinci due ori e incontrerai il Rettore. Ho pensato quasi a uno scherzo, invece è stato tutto vero". Poi torna sul colloquio con Molari. "Abbiamo parlato di tennis, di Sinner. Se il mio sport adesso va per la maggiore lo si deve a Jannik, che è davvero un fenomeno. Io sono 970a al mondo, 750a nel doppio. Voglio salire e migliorare, senza fretta".

Tra una parola sul dritto e un’altra sul rovescio, Vittoria ha parlato anche di studi. "Il primo anno è stato difficile. Con il tennis sei sempre in giro per tornei, difficile trovare il tempo. Ma con il percorso dual career che mi è stato proposto, è diventato tutto più chiaro. Vorrei dare tutti gli esami del primo anno e, magari, anche qualcuno del secondo. Voglio crescere, come nel tennis".

Emanuele Lambertini, classe 1999, è iscritto al terzo anno di Ingegneria dell’Automazione. Fa parte del percorso dual career e ha già preso parte a due edizioni dei Giochi Paralimpici. A Rio de Janeiro, nel 2016, era il più giovane atleta in Brasile. Poi nel 2021 a Tokyo e, ora, è pronto per Parigi 2024. Nel suo palmares anche tre partecipazione ai Campionati del mondo (2017 Roma, 2019 Cheongjiu e Terni 2023) e una ai campionati Europei di Varsavia nel 2022. Oro ai Mondiali di Terni nel fioretto individuale e bronzo in due edizioni di Coppa del mondo, a Varsavia e Nimes.

"L'incontro con il Rettore - dice Emanuele - è stato fantastico. Ho avuto l’opportunità di conoscere e chiacchierare con il mio 'datore di lavoro'. È stato brillante e curioso, anche se mi ha detto di non conoscere benissimo i meccanismi della scherma. Gli ho proposto di fare qualche esibizione in Rettorato, sarebbe fantastico".

Lambertini come sempre è un fiume in piena. "Il Rettore è davvero un numero uno. Non posso che ringraziare lui e l’Università, e anche il Cus Bologna, per l’opportunità che mi è stata concessa di far parte del progetto dual career. Tiro di scherma, mi alleno e posso studiare. Mi mancano 7-8 esami. Proprio in questi giorni ne ho verbalizzato un altro".

Dietro l'angolo ci sono i Giochi Paralimpici. "La mia speranza? Quella di salire. Salire sull’aereo di Parigi. Poi quello che arriverà sarà tutto bene accetto. Il sogno è il bersaglio grosso, ma prima di salire sui gradini di un podio virtuale, devo salire sull’aereo per Parigi. E questo è già un bel punto di partenza".