La cultura della salute e della sicurezza è al centro del progetto di ricerca Superhuman, con cui l'Università di Bologna, ART-ER e la Bonfiglioli Riduttori si prendono due anni di tempo per sviluppare e sperimentare a livello industriale un esoscheletro che sia in grado di ridurre la fatica dei lavoratori che devono movimentare carichi pesanti e migliorare dal punto di vista ergonomico la postura.
Avviato e curato da SUPSI, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, da CTAG, il Centro Tecnológico de Automoción de Galicia in Spagna, dalla società basca GOGOA Mobility Robots e dalla portoghese MCH in collaborazione con ART-ER e l’Università di Bologna che, insieme a CTAG, guida i test e cura la validazione e valutazione dei prototipi, il progetto ha l’ambizioso obiettivo di realizzare un esoscheletro passivo o attivo per attività ad elevato carico lombare, con sollevamento di pesi compresi tra i 10 e i 25 chilogrammi, commerciabile ad un prezzo concorrenziale.
I principali settori di utilizzo di questi dispositivi potrebbero essere la logistica interna e, quindi, la movimentazione dei componenti tra un reparto all’altro e il magazzino, e la logistica esterna, per esempio i magazzini della grande distribuzione. Il processo di adozione, al momento, è ostacolato dai costi dei dispositivi e, in alcuni casi, anche dalla difficoltà ad indossarli per periodi prolungati.
Il progetto è finanziato, con un budget di quasi 1,7 milioni di euro, dalla KIC EIT Manufacturing, l’associazione pubblico-privato cofinanziata dall’Unione Europea e istituita nel 2019 per l’innovazione della manifattura, che riunisce partner industriali di alto livello, importanti istituti accademici e di ricerca e PMI innovative a livello europeo.