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Una ricercatrice Unibo tra le vincitrici del premio L’Oréal Italia UNESCO per le Donne e la Scienza

Tra le sei giovani ricercatrici più meritevoli è stata selezionata Federica Fabbri, ricercatrice al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Alma Mater e associata all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)


Federica Fabbri, ricercatrice al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Alma Mater e associata all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è tra le vincitrici del Premio Young Talents Italia – L’Oréal Italia UNESCO per le Donne e la Scienza.

Il premio, alla sua ventiduesima edizione, ha selezionato le sei giovani ricercatrici più meritevoli tra le 260 candidature raccolte, offrendo loro supporto concreto per portare avanti la propria attività di ricerca e il proprio progetto di studio in Italia. Durante la cerimonia di premiazione sono intervenute anche la Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella con un messaggio video.

La giuria era composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani ed era presieduta dalla professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Federica Fabbri è una fisica specializzata nello studio dei fenomeni sub-nucleari. Si occupa di applicare concetti provenienti dalla teoria quantistica dell’informazione allo studio delle particelle elementari prodotte ad altissima energia negli acceleratori di particelle.

Il suo progetto - "Exploring quantum observables at LHC" - punta a trovare una nuova direzione per rispondere alle domande lasciate aperte dal modello standard delle particelle elementari, come l’essenza della materia oscura o la ragione per cui la materia ha prevalso sull’antimateria. L’idea alla base del progetto è applicare concetti provenienti dalla teoria quantistica dell’informazione per sondare le interazioni tra particelle fondamentali, generate nei grandi acceleratori di particelle.

"Con questo progetto - spiega la ricercatrice - svilupperò strategie e tecniche innovative, dedicate a misurare variabili ispirate dalla teoria quantistica dell’informazione analizzando le più pesanti particelle fondamentali conosciute: il quark top e il bosone di Higgs. Inoltre studierò il potenziale di queste nuove misure di rispondere alle questioni ancora irrisolte sulla natura del nostro Universo".