Intelligenza Artificiale generativa: luci e ombre

Quali rischi e quali opportunità offre l’IA? Si affronterà il tema nel corso del dibattito internazionale “Intelligenza artificiale generativa per la vita quotidiana e la ricerca accademica”, organizzato da ISA - Istituto di Studi Avanzati dell’Università di Bologna, in qualità di membro di NETIAS - Network Internazionale degli Istituti di Studi Avanzati, che si terrà lunedì 9 e martedì 10 settembre presso l’Auditorium DAMSlab. L’incontro - aperto alla comunità accademica e, nel pomeriggio di lunedì, alla cittadinanza tutta - vedrà l’intervento di ospiti di spicco, fra cui una delegazione di professori e fellow danesi appartenenti all’Institute of Advanced studies dell’Università di Aarhus.

L’evento sarà un’occasione per discutere i risvolti sociali, politici, legali e parallelamente quelli tecnici dell’IA generativa basata su LLM (Large Language Model). “In questo modo - spiega Laura Sartori, professoressa di Sociologia generale dell’Alma Mater e delegata della direttrice di ISA, Anna Chiara Fariselli, a coordinare le attività di NETIAS - è più facile individuare e capire quali siano le implicazioni dei modelli generativi per la vita quotidiana e per la ricerca accademica”.

La conferenza si aprirà lunedì mattina alle 10 con una sessione dedicata ai temi, attualmente al centro del dibattito pubblico e accademico, legati ai grandi modelli di linguaggio (LLM): dalla discriminazione ai bias (di genere, etnia e età, tra i tanti); dai modelli fondazionali nazionali a quelli open source; dalle implicazioni democratiche degli LLM a quelle culturali. Li affronteranno Roberto Navigli (La Sapienza) e Rebekah Baglini (Aarhus).

Martina Pennisi (Corriere della Sera) modererà la sessione pomeridiana, con inizio alle 16 e aperta anche alla cittadinanza, volta a spiegare come l’IA di tipo generativo sia arrivata nelle nostre vite quotidiane. Quasi senza accorgercene, la usiamo per le ricerche online, per dare ordini agli smart speaker che abbiamo in casa e per molte altre attività quotidiane: si pensi a ChatGPT, Midjourney o Bing or Bard. Siamo però poco consapevoli. Interverrà Paolo Torroni (Università di Bologna). A seguire, una tavola rotonda con la partecipazione di Anita Lavorgna, Corrado Caruso (Università di Bologna) e Federico Bomba (Sineglossa).

Un’altra tavola rotonda sarà dedicata, poi, ad aspetti poco conosciuti ma di vitale importanza per l’IA. Con Giulia Sudano (Period Think Tank), Roberta Calegari e Allegra De Filippo (Università di Bologna) si discuterà della discriminazione, per esempio di genere, che gli LLM possono riprodurre quando i modelli non sono ben sviluppati, nonché quando i dati su cui sono allenati sono distorti o parziali.

La giornata di martedi si aprirà con un focus sui cambiamenti introdotti, grazie all’Intelligenza Artificiale, nei metodi e nelle tecniche di ricerca impiegati nelle discipline SSH - Social Sciences and Humanities. L’IA è un nuovo strumento per fare ricerca nelle discipline SSH oppure sarà un vero e proprio assistente? Si cercherà la risposta assieme a sociologi, economisti, antropologi e linguisti: interverranno Chiara Binelli (Università di Bologna), Etiene Ollion (Politechnique Paris), Ilya Utekhin e Jan Løhmann Stephensen (Aarhus).

La sessione pomeridiana si concentrerà, infine, sui sistemi di IA di tipo generativo come oggetto di studio nelle discipline SSH, con gli interventi di Massimo Airoldi (Università Statale di Milano), Janet Frances Rafner (Aarhus), Annalisa Pelizza (Università di Bologna e Aarhus) e Vando Borghi (Università di Bologna).

Il dibattito “Intelligenza artificiale generativa per la vita quotidiana e la ricerca accademica” è un frutto importante della collaborazione di ISA con il corrispettivo Istituto di Aarhus, ma anche il primo di una serie di eventi che tratteranno il tema dell’IA da un punto di vista sociologico anziché puramente tecnico o giuridico.