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A Filippo Ferrari l’Emerald Literati Award 2024

Il professore dell’Alma Mater ha ricevuto il prestigioso riconoscimento grazie a uno studio con focus sul passaggio generazionale nelle PMI e sui meccanismi piscologici che lo ostacolano

The postponed succession An investigation of the obstacles hindering business transmission planning in family firms”: è il titolo dello studio grazie al quale Filippo Ferrari, professore al Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, ha ottenuto l’Emerald Literati Award 2024. Il premio annuale, conferito dal gruppo editoriale inglese Emerald, vuole celebrare studiose e studiosi che si sono distinti nel panorama internazionale delle scienze sociali grazie alle loro ricerche, in linea anche con gli SDG - Sustainable Development Goals - dell’ONU. L’indagine del prof. Ferrari, pubblicata sulla rivista Journal of Family Business Management, ha investigato i fattori psicologici e relazionali che ostacolano il passaggio generazionale nelle piccole e medie imprese famigliari.

“Sono onorato del riconoscimento ricevuto – ha dichiarato il prof. Ferrari - perchè raramente nel campo del management, e del family business in particolare, trovano un seguito le ricerche svolte con un approccio psicologico. Questo premio è la dimostrazione del fatto che le dinamiche famigliari, affettive e relazionali andrebbero investigate e interpretate anche, o soprattutto, adottando strumenti rigorosi di indagine derivati dalla psicologia clinica, del lavoro e dell'organizzazione”.

Il passaggio generazionale nelle piccole e medie imprese famigliari si verifica solo in una minoranza dei casi, inferiore al 30% tra la prima e la seconda generazione. A ostacolarlo, rivela la ricerca, è proprio una pianificazione basata esclusivamente sugli aspetti patrimoniali e societari, che non affronta direttamente ed esplicitamente i meccanismi psicologici coinvolti e risulta essere quindi inefficace.

Fra le difficoltà nel processo di successione aziendale portate alla luce dallo studio, il rinvio sistematico del passaggio generazionale a un futuro incerto, nonché l’elusione dei conflitti intergenerazionali finché è possibile, con un conseguente esacerbamento delle problematiche. Pur in presenza di un desiderio condiviso di continuità aziendale, poi, gioca un ruolo negativo la divergenza di opinioni, fra generazioni diverse, riguardo al ruolo dei fondatori dopo la successione, alle aspirazioni personali e alle competenze della generazione successiva. Quando il passaggio coinvolge le donne, infine, rappresentano un ostacolo anche gli stereotipi di genere: si pensi che circa la metà delle figlie viene inserita nel contesto aziendale con un curriculum non idoneo oppure in una posizione ad hoc.