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L'Alma Mater a Samarcanda: scoperte archeologiche e collaborazioni Internazionali

La missione del Rettore Giovanni Molari, accompagnato dal prof. Simone Mantellini, Direttore della Missione Archeologica UNIBO/ISMEO in Uzbekistan, e dal prof. Andrea Zinzani, entrambi del Dipartimento di Storia Culture Civiltà (DISCI) dell’Università di Bologna, ha rafforzato le collaborazioni accademiche con le istituzioni locali, concentrandosi sugli scavi archeologici del sito di Kafir Kala, dove l’Università di Bologna è impegnata dal 2001

Il Rettore Giovanni Molari ha visitato Samarcanda (20-23 settembre) accompagnato dal prof. Simone Mantellini, Direttore della Missione Archeologica UNIBO/ISMEO in Uzbekistan, e dal prof. Andrea Zinzani, entrambi del Dipartimento di Storia Culture Civiltà (DISCI) dell’Università di Bologna. Una missione nata con l'obiettivo di rafforzare le collaborazioni accademiche con le istituzioni locali, concentrandosi sugli scavi archeologici del sito di Kafir Kala, dove l’Università di Bologna è impegnata dal 2001.


La città di Samarcanda, crocevia economico, linguistico, culturale, religioso lungo l'antica Via della Seta, è al centro delle ricerche del Progetto Archeologico Italo-Uzbeko "Samarcanda e il Suo Territorio" (PAIU), diretto dal prof. Simone Mantellini. Le indagini interessano l’intera oasi di Samarcanda, con un’attenzione particolareal sito di Kafir Kala, dove le ricerche hanno portato alla scoperta eccezionale di ca. 700 cretule, che testimoniano un ruolo politico e amministrativo del sito fino alla la conquista araba del 712 d.C.. Il sito continua poi ad essere utilizzato a scopi residenziali finofino all’epoca timuride (XV secolo). Il prof Mantellini ha sottolineato come Kafir Kala offra una prospettiva unica per comprendere le dinamiche socio-economiche di questa regione, costituendo pertanto un’area di fortissimo interesse per numerose discipline.

Durante la visita a Samarcanda, il Rettore Molari ha incontrato i rappresentanti delle principali istituzioni accademiche locali, tra cui il Rettore della Samarkand State University, Rustam Kholmuradov, il Direttore dell'Istituto di Archeologia, Muminhon Saidov, e il Pro-rettore della Silk Road International University of Tourism, Dilmurod Nasimov. Gli incontri hanno gettato le basi per rafforzare ulteriormente le collaborazioni accademiche nei settori della ricerca storica, archeologia e conservazione del patrimonio culturale, e per pianificare nuove attività congiunte.

La missione ha rappresentato un passo significativo nella promozione delle relazioni internazionali nella zona. Il Rettore ha sottolineato l'importanza della cooperazione accademica tra Italia e Uzbekistan, cooperazione che è cresciuta grazie anche al supporto di istituzioni come l'International Institute for Central Asian Studies (IICAS), fondamentali per il successo e il consolidamento della missione archeologica.

Nei prossimi anni la collaborazione tra l’Università di Bologna e le istituzioni sopra citate si tradurrà nella realizzazione di un parco archeologico a Kafir Kala, grazie al Progetto KALAM, finanziato dalla Fondazione Volkswagen e coordinato dal prof. Nicolò Marchetti (DISCI).

Il progetto intende aprire il sito al pubblico lavorando a stretto contatto con le comunità locali, che dovranno avere un ruolo fondamentale nella pianificazione e nella futura gestione dell’area.. Queste iniziative testimoniano l’impegno continuo dell'Università di Bologna nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella ricerca archeologica, tanto a fini di ricerca che disseminazione scientifica e pubblica.