Innamorato del sapere fino all’ossessione, viaggiatore precocissimo, ricercatore infaticabile, Ulisse Aldrovandi (1522-1605) ha dato origine a una collezione sterminata di reperti del mondo naturale, composta da 18.000 esemplari, tanto da fare della sua casa il primo museo di scienze naturali della storia. “Mondo”, anzi “mondi”, è la prima parola che viene in mente pensando a lui. Lo presenterà l’attore teatrale, scrittore e youtuber romagnolo Roberto Mercadini, protagonista dello spettacolo Il collezionista di mondi. Vita e scienza di Ulisse Aldrovandi, a cui assisteranno le studentesse e gli studenti di cinque scuole secondarie di secondo grado della Città Metropolitana di Bologna.
Lo spettacolo, organizzato da SMA - Sistema Museale di Ateneo dell’Alma Mater, accoglierà nell’Aula Absidale di Santa Lucia, il 19 novembre, quasi 250 alunne e alunni e 21 docenti. L’obiettivo dell’iniziativa è appassionare i giovani ragazzi e ragazze al filosofo e naturalista bolognese considerato uno dei precursori della divulgazione scientifica, alla sua vita e al suo metodo di ricerca, grazie all’impiego di una modalità inedita.
Il collezionista di mondi. Vita e scienza di Ulisse Aldrovandi offrirà uno sguardo sulla storia e sull’importanza del metodo di indagine scientifica sviluppato da Aldrovandi attraverso un approccio interdisciplinare innovativo. Il racconto, affidato alla coinvolgente capacità narrativa del teatro, consentirà ai giovani partecipanti di esplorare una modalità di apprendimento diversa da quella tradizionale.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia cornice del dialogo aperto da SMA con le scuole superiori, che costituiscono ad oggi il suo principale pubblico di riferimento. Il patrimonio dei Musei Universitari rappresenta infatti uno strumento privilegiato per sperimentare metodi didattici all’avanguardia, anche grazie all’impiego della pratica del learning by doing (imparare facendo), volti a stimolare la curiosità e l’amore per la scienza.
Oltre alle tradizionali visite guidate, il Sistema Museale di Ateneo offre alle scuole anche laboratori interattivi e attività online, aprendo le porte all’utilizzo delle tecnologie digitali per l’insegnamento museale.