Mariangela Rea, Università di Bologna (quarta da sinistra), assieme agli atri vincitori di Una Europa Phd Competition
Mariangela Rea, dottoranda al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di Bologna, è fra i tre vincitori di Una Europa PhD Impact Competition. Promossa da Una Europa - l'alleanza che unisce undici prestigiosi atenei europei, fra cui l’Alma Mater - l’iniziativa premia le studentesse e gli studenti di dottorato delle università appartenenti al network che grazie alle loro ricerche contribuiscono a un futuro migliore per la società, l'economia, l'ambiente, la salute, l'istruzione, la tecnologia, la cultura o la politica.
La Competizione – con focus nella sua prima edizione sul tema Future Materials – ha voluto riconoscere gli studi che hanno condotto allo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili. Era aperta a dottorande e dottorandi impegnati nell’ambito della scienza dei materiali, dell’ingegneria, della sostenibilità, dell’energia, della fisica, della chimica e della data science.
Mariangela Rea ha ottenuto l’Una Europa PhD Impact Award grazie a una ricerca dal titolo Exploiting 3D bioprinting for safer packaging: Health, tech and education (Sfruttare la biostampa 3D per un packaging più sicuro: salute, tecnologia e istruzione), volta a incrementare la sicurezza dei materiali impiegati per l’imballaggio alimentare. Molti prodotti alimentari di uso quotidiano sono infatti conservati in confezioni che rilasciano piccole quantità di composti chimici che potremmo ingerire. Con l’impiego di una tecnologia di stampa 3D all'avanguardia, lo studio di Mariangela consente di creare modelli epatici realistici in grado di simulare le reazioni del fegato umano a queste sostanze. Aiuta così a prevenire gli effetti nocivi del packaging sulla salute prima che i prodotti arrivino sul mercato.
La cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 28 novembre a Bologna nel corso dell’evento Una Europa Talk, organizzato nella cornice dell’Assemblea Generale di Una Europa, che è stata ospitata dall’Alma Mater dal 27 al 29 novembre. Una Europa Talk è stata un’occasione di confronto con voci esperte provenienti da Europa e Africa, per esplorare il futuro delle relazioni accademiche internazionali nel delicato equilibrio tra integrazione e competizione.
“Come dottoranda, immagino l'Università del futuro come uno spazio inclusivo, flessibile e connesso a livello globale, in grado di abbattere le barriere tra i campi per favorire la collaborazione interdisciplinare. L'Università del futuro dà priorità alla sostenibilità e incoraggia la ricerca che affronta le sfide del nostro tempo. In definitiva, forma non solo esperte e esperti, ma anche cittadine e cittadini globali adattabili e socialmente responsabili, capaci di avere un impatto positivo sulla società”, ha affermato Mariangela.