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Patrimonio culturale e comunicazione innovativa in sinergia: premiato e-Archeo

Al progetto del Ministero della Cultura, di cui l’Alma Mater è referente per il sito di Marzabotto, il Grand Prix Möbius editoria mutante 2024, che ha valorizzato le migliori esperienze immersive di turismo e cultura

Un prestigioso riconoscimento per e-Archeo, progetto del Ministero della Cultura – di cui l’Università di Bologna è partner – con focus sulla valorizzazione multimediale integrata e multicanale del patrimonio culturale. Il progetto ha ottenuto il Grand Prix Möbius editoria mutante, dedicato quest’anno a Esperienze immersive di turismo e cultura, che ne ha riconosicuto “il suo alto valore strategico, l’attenzione all’apertura, qualità e accessibilità dei dati e la pluralità di dimensioni coinvolte, inclusa quella tattile”.

e-Archeo si è concentrato su otto siti del Patrimonio Culturale sparsi sul territorio nazionale, fra cui Marzabotto (Emilia-Romagna), dove hanno sede l’area archeologica dell’antica città etrusca di Kainua e il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”, per i quali il referente accademico della Direzione Regionale Musei dell’Emilia Romagna (Ministero della Cultura) è il Dipartimento di Storia Culture Civiltà - DISCI. Gli altri siti coinvolti nel progetto sono invece Sirmione e Desenzano (Lombardia), Cerveteri (Lazio), Alba Fucens (Abruzzo), Velia (Campania), Egnazia (Puglia), Sibari (Calabria) e Nora (Sardegna).

Il Grand Prix Möbius rappresenta un traguardo significativo per l’Università di Bologna: mette in luce infatti i risultati ottenuti grazie al prezioso abbinamento della tradizione ormai plurisecolare dell’Alma Mater nel sito di Marzabotto con l’innovazione della comunicazione. Si tratta di un processo virtuoso, che dalla ricerca - archeologica, ma anche dei processi di ricostruzione virtuale - e dalla didattica ha portato a nuove forme di comunicazione dell’area archeologica al pubblico.

Il paesaggio archeologico attuale è rappresentato e narrato come è oggi, attraverso modelli digitali e riprese cinematografiche; il paesaggio potenziale antico che e-Archeo propone è invece rappresentato attraverso le ricostruzioni virtuali. Queste ultime sono accompagnate da un doppio livello di contenuti: narrativi e scientifici. Ai rendering foto-realistici a cui è associato lo storytelling, si affiancano infatti i rendering del “back end” scientifico, che mostrano i diversi livelli di affidabilità delle ricostruzioni e le fonti e i processi interpretativi seguiti. Gli otto siti archeologici sono così promossi in maniera sia scientifica che emozionale, per più tipologie di pubblico.

I principi teorici e pratici di e-Archeo gemmano dal Kainua Project, progetto di ricerca FIRB – Futuro in Ricerca condotto fra il 2014 e il 20217 dal DiSCi, dal DA – Dipartimento di Architettura e da CINECA, volto a sperimentare nuovi processi e metodi per la ricostruzione virtuale dell’antica Kainua e per la sua fruizione da parte del più vasto pubblico.