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Le luci dell’Alma Mater si spengono per M’illumino di meno

L’Università di Bologna celebra la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili - con focus quest'anno sulla moda sostenibile - spegnendo le luci dei luoghi simbolo dell'Ateneo

Domenica 16 febbraio si celebra la XXI edizione di M’Illumino di meno, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, lanciata dalla trasmissione di Rai Radio2 Caterpillar nel 2005 e riconosciuta ufficialmente dal Parlamento italiano nel 2022.

L’iniziativa punta a promuovere quest’anno la sostenibilità del sistema moda, che nelle sue fasi di pre-produzione,  produzione,  distribuzione, uso e smaltimento provoca effetti dannosi per l’ambiente e per l’uomo. La filiera del fast fashion impatta negativamente sull'utilizzo dell'acqua, del suolo, delle risorse e rappresenta dal 3 al 10% delle emissioni globali, contribuendo attivamente ai cambiamenti climatici. Si stima inoltre che in Europa si generino ogni anno 15 kg di rifiuti tessili per persona, l’85% dei quali provenienti da tessili post-consumo.


 L'Alma Mater aderisce all'iniziativa spegnendo - lunedì 17, dalle 18 alle 19 - le luci esterne di alcuni dei suoi luoghi simbolo. A Bologna si spegneranno la Torre della Specola, la Palazzina della Viola, Piazza Scaravilli e il Cortile del Rettorato; al Campus di Forlì, il Padiglione Melandri; al Campus di Ravenna, Palazzo Verdi; al Campus di Rimini, il Complesso Navigare Necesse.

Per M’Illumino di meno è previsto un carosello sul canale Uniboper di Instagram dedicato al progetto Knitted Fasteners di Ludovica Rosato, professoressa al Dipartimento di Architettura, che ha dato origine a un innovativo prototipo di elementi di chiusura integrati nel tessuto. La loro configurazione flessibile consente la creazione di forme estetiche variabili nei punti di giunzione, permettendo ai designer di personalizzarli senza compromettere i processi di riciclo. La lavorazione a maglia favorisce inoltre la riduzione sia degli scarti pre-consumo, in quanto basata sull'aggiunta di materiale, sia degli scarti post-consumo, favorendo la produzione di capi monomateriale totalmente riciclabili.