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Pier Paolo Brancaleoni premiato per il Best Student Paper @WCX2025

Grazie a una ricerca sulla mobilità sostenibile condotta presso l’Alma Propulsion Laboratory, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento al WCX 2025 di Detroit, convention internazionale di riferimento per il settore automotive organizzata da SAE International


Pier Paolo Brancaleoni, quarto da sinistra

Pier Paolo Brancaleoni - studente di dottorato in Meccanica e Scienze Avanzate dell’Ingegneria e membro del gruppo di ricerca APL- Alma Propulsion Laboratory dell’Università di Bologna - è stato premiato per il Best Student Paper @WCX2025, prestigioso riconoscimento conferito da SAE Torino Section ETS ai tre progetti di ricerca più innovativi nell’ambito dell’ingegneria automobilistica e aerospaziale presentati da studentesse e studenti italiani. Il premio gli è stato consegnato da Robert Ireland (Presidente internazionale di SAE), Jacqueline El Sayed (Amministratore delegato di SAE International) e Federico Millo (Presidente della sezione italiana di SAE) in occasione del SAE WCX2025 World Congress, che si è recentemente svolto a Detroit.

La ricerca di Pier Paolo – intitolata Next-Gen Italian Urban Mobility: Emissions LCA and TCO Perspective for Innovative Transportation Solutions - si concentra sull’analisi dell’impatto ambientale ed economico di nuovi possibili mezzi per un trasporto urbano sostenibile. In particolare, confronta autobus alimentati a idrogeno (motore a combustione interna a idrogeno e fuel cell) e a batteria con quelli tradizionali a diesel.

“Ricevere questo riconoscimento ha per me un significato profondo. Nel gruppo di ricerca sono scherzosamente chiamato ‘l’ultimo dei motoristi’, un titolo che riflette il mio attaccamento alla tradizione motoristica e alla tecnica delle origini. Proprio da questa solida base nasce però anche la spinta a guardare avanti, ad approfondire con rigore e curiosità le trasformazioni in atto, in particolare quelle legate alla sostenibilità ambientale nel settore dei trasporti – afferma Pier Paolo - Il premio rappresenta per me e per il mio gruppo di lavoro una conferma importante: riconosce il valore di un approccio che coniuga competenza tecnica e volontà di esplorare soluzioni nuove, più sostenibili e responsabili. Indagare l’effettiva sostenibilità delle soluzioni che il settore propone oggi non è solo un esercizio scientifico, ma un dovere morale verso il futuro”.

Lo studio valuta l’impatto ambientale e i costi lungo l’intero ciclo di vita dei veicoli, considerando anche le emissioni derivanti dalla produzione dell’energia e dei materiali. I risultati, basati su scenari energetici italiani attuali e futuri, mostrano come l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili possa rappresentare una soluzione promettente per abbattere le emissioni, pur restando oggi una tecnologia con costi ancora elevati.