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Al via il primo Master italiano dedicato al Patrimonio culturale immateriale

Diretto dal prof. Matteo Paoletti e ospitato a Bologna dal Dipartimento delle Arti e a Ravenna dal Dipartimento di Beni Culturali, formerà esperti dotati di competenze trasversali, gestionali e organizzative, indispensabili per affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione

Credits foto: ©2024_HeadsCollective/FondazioneArenadiVerona

Formare professionisti in Patrimonio culturale immateriale, esperti in ambito giuridico, economico, demoetnoantropologico e delle discipline dello spettacolo, che potranno mettere le proprie competenze a servizio di istituzioni, comunità e imprese attive nel settore e supportare lo sviluppo economico dei territori e delle industrie culturali e creative: è l’obiettivo del nuovo Master di I livello, il primo in Italia, in Patrimonio culturale immateriale: territori, governance e relazioni interculturali.


Diretto dal prof. Matteo Paoletti e ospitato a Bologna dal Dipartimento delle Arti e a Ravenna dal Dipartimento di Beni Culturali, il Master nasce dalla collaborazione tra i due dipartimenti dell’Alma Mater e il Ministero della Cultura - Servizio UNESCO. Numerose sono le istituzioni che collaborano al percorso formativo, tra cui il Comitato per la Salvaguardia dell'arte del canto lirico italiano, la Scuola dell'Opera del Teatro Comunale, la Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona.

Il Patrimonio immateriale è un elemento sempre più centrale nelle relazioni culturali, in ambito sia internazionale sia locale. Le arti performative, l’artigianato, l'enogastronomia, le pratiche rituali e festive definiscono le comunità e, anche grazie al loro riconoscimento da parte dell’UNESCO, rappresentano una significativa opportunità di crescita economica per i territori.

L'esperto in Patrimonio Culturale Immateriale (PCI) sarà in grado di operare secondo la normativa vigente, nazionale e internazionale, al fianco di amministrazioni centrali ed enti territoriali, supportando le governance istituzionali e i decisori politici, ma anche di fornire consulenza alle comunità interessate a tutelare e valorizzare le proprie pratiche intangibili attraverso la patrimonializzazione.

Le candidature sono aperte fino al 30 luglio. Le immatricolazioni sono previste dal 17 settembre al 3 ottobre.

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