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GIARA, il progetto dell’Alma Mater che unisce gastronomia e intelligenza artificiale

Valorizzare le piccole imprese del territorio, fornendo a queste strumenti digitali con cui accedere più facilmente ai circuiti turistici internazionali: è l’obiettivo delle ricercatrici e dei ricercatori del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione

Che cosa c’entrano gastronomia e ricette con la traduzione automatica e l’intelligenza artificiale? A rispondere è il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT) dell’Università di Bologna con il progetto GIARA (Gastronomia e Intelligenza Artificiale per una Romagna accogliente), sviluppato nell’ambito del bando “Unibo-Public engagement per la sostenibilità del cibo”, presentato lo scorso 30 giugno durante la XXIX edizione della Festa Artusiana a Forlimpopoli.

Attraverso strumenti basati sull’intelligenza artificiale, GIARA punta alla valorizzazione e inclusione nel territorio delle piccole imprese tradizionali (come osterie e produttori locali), impegnate nella promozione di ingredienti di qualità, nella sostenibilità della produzione e nella tutela della memoria collettiva legata al cibo, ma spesso prive di strumenti digitali con cui accedere più facilmente ai circuiti turistici internazionali.

Le azioni previste dal progetto, a cui collaborano anche il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Il Comune di Forlimpopoli, la Cooperdiem Soc. Coop, ART-ER e l’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine, supporteranno inoltre la transizione ecologica, generando minori consumi di carta e spese di stampa e riducendo gli sprechi alimentari, causati dalla scarsa comprensione dei menù da parte dei clienti che rischiano di ordinare cibi non graditi.

Dal 3 al 5 luglio, sempre nell’ambito della Festa Artusiana, il progetto avrà uno stand dedicato dove sarà possibile, anche attraverso attività ludiche, dialogare di aspetti culturali e interculturali legati alle tradizioni gastronomiche, di creazione collaborativa di contenuti gastronomici di qualità, di traduzione automatiche dei menù in diverse lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco).

I visitatori della Festa Artusiana saranno, infatti, supportati nella comprensione dei menù dalle traduzioni di GastroGenius, la tecnologia sviluppata dai ricercatori del DIT. Allo stesso tempo i ristoratori sperimenteranno il potenziale della tecnologia in una fase pilota che consentirà loro di valutare le opportunità di migliorare la comunicazione con i clienti internazionali.