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Una dimostrazione della tecnologia cmWave ISAC sulla Torre Garisenda

Nell'ambito della Bologna Communications Week sarà testata per la prima volta la tecnologia Integrated Sensing and Communication (ISAC) a onde centimetriche (cmWave): utilizzando frequenze nella banda media, la demo presenterà sia i risultati di campagne di misurazione precedenti sia un rilevamento in tempo reale di un lato della torre, offrendo un esempio concreto delle possibilità offerte dalle tecnologie 6G


Dal 15 al 19 settembre, Bologna diventa la capitale delle comunicazioni wireless, con una settimana di appuntamenti che include importanti eventi internazionali come la IEEE Conference on Standards for Communications and Networking e il one6G Summit 2025. I due eventi rappresentano un'opportunità straordinaria per approfondire sia le ricerche all’avanguardia che stanno plasmando il futuro del 6G, sia gli sforzi fondamentali di standardizzazione che lo renderanno possibile.

Tra gli appuntamenti più attesi, mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, un gruppo selezionato di partecipanti avrà l’opportunità di assistere a una dimostrazione dal vivo unica nel suo genere, che unisce tecnologia wireless avanzata e patrimonio culturale: “Ricostruzione ambientale della Torre Garisenda con tecnologia cmWave ISAC”, un’iniziativa del CNIT WiLab dell'Università di Bologna, in collaborazione con Huawei.


Questa dimostrazione metterà in evidenza come la tecnologia Integrated Sensing and Communication (ISAC) a onde centimetriche (cmWave) possa rilevare e ricostruire la Torre Garisenda di Bologna. Utilizzando frequenze nella banda media, la demo presenterà sia i risultati di campagne di misurazione precedenti sia un rilevamento in tempo reale di un lato della torre, offrendo un esempio concreto delle possibilità offerte dalle tecnologie 6G.

"Questo evento ci rende molto orgogliosi: a cinque anni dalla fondazione del WiLab e grazie alla collaborazione di lungo termine con Huawei, abbiamo contribuito allo sviluppo di un proof-of-concept molto importante, una pietra miliare. Mostra che in futuro, grazie alla tecnologia ICAS, gli operatori mobili 6G potranno offrire non più solo connettività, ma anche generare dati e quindi valore, creando nuovo business", dice Roberto Verdone, professore al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi" e direttore del WiLab. "Gli algoritmi sviluppati dai ricercatori del WiLab, sotto la guida del professor Andrea Giorgetti dell'Università di Bologna, si sono dimostrati capaci di alimentare un sistema che, a partire da misure radio, determina l'inclinazione di un'infrastruttura civile".

La demo è infatti anche una proof of concept del progetto Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna, di cui Wilab è partner: un centro di trasferimento tecnologico diffuso, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, progetto di punta della piattaforma dell’innovazione Bologna Innovation Square di Citta metropolitana e Comune di Bologna.

"Con il 6G entriamo in un’era in cui comunicazioni, rilevamento e intelligenza artificiale si fondono in un’unica capacità”, aggiunge Wen Tong, CTO di Huawei Wireless. “Questa integrazione permette una consapevolezza in tempo reale del mondo fisico, aprendo la strada ad applicazioni rivoluzionarie, dagli assistenti personali intelligenti alla robotica avanzata. Siamo lieti di contribuire a questa visione del futuro insieme al CNIT WiLab durante la Bologna Communications Week".