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Il premio De Sanctis a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Alma Mater

Promosso dalla Fondazione De Sanctis, per la sua I edizione riconosce l'eccellenza scientifica in campo farmacologico e farmaceutico. Tra i premiati, il progetto nato in Ateneo, dedicato allo sviluppo di strategie innovative di microcampionamento e miniaturizzazione

Si è svolta giovedì 23 ottobre, presso l’Università di Roma “La Sapienza”, la cerimonia di consegna del Premio De Sanctis per la Ricerca, promosso dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e intitolato al professor Giovanni Scambia, noto ginecologo oncologo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma scomparso lo scorso febbraio.

Un riconoscimento istituzionale e solenne all’eccellenza scientifica e alla ricerca che si traduce in cura, speranza e futuro e, per questa prima edizione, in particolare della ricerca farmacologica e farmaceutica.

L'evento di premiazione si è svolto alla presenza di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca; Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Editoria; Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università di Roma “La Sapienza”; Gianni Letta, Presidente del Premio; Alessandra Gallone, Vicepresidente del Premio; Luisa Scambia, figlia del professor Giovanni Scambia; Francesco De Sanctis, Presidente della Fondazione De Sanctis.

Tra gli otto i premiati, un gruppo di ricerca del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie - FaBiT dell'Università di Bologna: PTA LAB, un progetto dedicato allo sviluppo di strategie innovative di microcampionamento e miniaturizzazione, con l’obiettivo di rivoluzionare il monitoraggio terapeutico dei farmaci e l’analisi farmaco-tossicologica nei casi forensi e di doping nello sport.

Il premio è stato ritirato dalla prof.ssa Laura Mercolini e dal prof. Michele Protti , docenti di Chimica farmaceutica del FaBiT.


Il progetto di ricerca, dal titolo “Strategie innovative di microcampionamento e miniaturizzazione per il monitoraggio terapeutico in medicina di precisione e per l’analisi farmaco-tossicologica ai fini forensi e anti-doping”, è stato premiato per l’eccellenza scientifica nel campo della ricerca farmaceutica peptidica e molecolare, con particolare riferimento allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per patologie croniche, e per l’impegno nella traslazione clinica dei risultati sperimentali in soluzioni terapeutiche concrete.

E' stato inoltre apprezzato il suo approccio multidisciplinare che unisce farmacologia, chimica, biotecnologie e medicina, in una visione integrata della scienza capace di generare innovazione reale.

Ha costruito, sotto la guida della prof.ssa Laura Mercolini, coordinatrice del PTA Lab e punto di riferimento accademico, un laboratorio giovane, coeso e determinato, che rappresenta una delle espressioni più promettenti della nuova generazione della ricerca italiana.

Fondamentale il contributo del prof. Michele Protti che, con rigore analitico e passione, ha rafforzato la linea di ricerca del gruppo, portando avanti studi avanzati in metodologie micro‑campionarie e bioanalisi.

Infine, il gruppo di ricerca dell'Alma Mater è stato premiato per il valore della squadra, in cui il talento dei ricercatori e delle ricercatrici si esprime nella condivisione dei risultati, nella passione per la conoscenza e nella volontà di incidere concretamente sulla salute delle persone.

Gli otto premiati: Silvio Garattini (Premio alla Carriera), Maria Leptin, Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca, Roberto Burioni, Domenica Lorusso, Maurizio D’Incalci, Giovanna Lattanzi, il PTA Lab dell’Università di Bologna, e – alla memoria – Sammy Basso, esempio luminoso di coraggio e amore per la scienza.