
"Dall’Imago Scientiae all’Imago Digital. Un inedito punto di vista sulle tavole xilografiche di Ulisse Aldrovandi" è il titolo del progetto portato avanti da un gruppo di ricercatori di Ateneo con anche la collaborazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. L'obiettivo è stato quello di valorizzare le matrici xilografiche di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), conservate presso il Museo di Palazzo Poggi del Sistema Museale di Ateneo - SMA e la Biblioteca Universitaria di Bologna - BUB.
Le matrici, testimonianza di straordinario valore per la storia dell’illustrazione naturalistica e della divulgazione scientifica, sono state oggetto di un articolato percorso di ricerca che ha coniugato tecnologie digitali d’avanguardia e pratiche tradizionali di stampa. Tale approccio ha consentito di rendere accessibile un corpus in gran parte inedito, promuovendo un dialogo interdisciplinare tra storia della scienza, arti visive e innovazione tecnologica.
Il progetto ha preso avvio con attività di scansione ad altissima precisione e stampa 3D (a cura dei proff. Roberto Balzani e Lucia Corrain), superando complesse criticità tecniche grazie al supporto dei gruppi di ricerca coordinati dai proff. Gabriele Bitelli e Luca Vittuari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali – DICAM). Attraverso sistemi di scansione a luce strutturata e sofisticate tecniche di restauro digitale è stato possibile ottenere modelli tridimensionali fedelissimi, capaci di restituire la complanarità del piano d’incisione e di minimizzare le aberrazioni.
Le elaborazioni hanno generato file di grandi dimensioni (nell’ordine di diversi gigabyte), stampati integralmente in un unico blocco da un’azienda altamente specializzata, evitando così le tradizionali segmentazioni che avrebbero compromesso la precisione nella ricostruzione delle matrici.
Le prove di stampa tridimensionale sono state poi impiegate dalla prof.ssa Manuela Candini (Accademia di Belle Arti di Bologna) per la realizzazione di stampe calcografiche su carta, ripristinando così l’originaria funzione delle tavolette e offrendo al pubblico opere mai pubblicate prima. Questa fase ha rappresentato un momento cruciale di integrazione tra tradizione incisoria e sperimentazione tecnologica, sottolineando la capacità del progetto di trasformare il patrimonio storico in materia viva di ricerca e innovazione.
Il percorso di ricerca ha trovato esito concreto nell’allestimento di una nuova sala permanente del Museo di Palazzo Poggi, dedicata alle matrici xilografiche e al progetto editoriale di Aldrovandi. Presentata in occasione della mostra L’Altro Rinascimento: Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo, la sala ha registrato oltre 33.300 visitatori, con un altissimo grado di soddisfazione (92,7% di giudizi positivi e 89,5% di riscontri sull’effettivo incremento di conoscenza della figura di Aldrovandi).
Sul piano della valorizzazione digitale e didattica, il progetto ha prodotto due nuovi percorsi educativi per le scuole e diversi itinerari divulgativi sulla figura di Aldrovandi. In parallelo, il MODE – Museo Officina dell’Educazione, sotto la responsabilità scientifica della prof.ssa Chiara Panciroli, ha introdotto strumenti tecnologici innovativi: un chatbot interattivo basato su intelligenza artificiale integrato in piattaforma Drupal, contenuti video con tecniche di IA generativa e animazioni in deepfake per rievocare la voce e la presenza dello scienziato.
Il progetto “Dall’Imago Scientiae all’Imago Digital” ha dimostrato come la sinergia tra saperi artigianali e artistici e tecnologie digitali emergenti possa produrre un modello virtuoso di valorizzazione culturale. La permanenza della sala espositiva al Museo di Palazzo Poggi e le prospettive di sviluppo dei percorsi educativi e multimediali rappresentano un’eredità duratura, capace di proiettare nel futuro il patrimonio scientifico e iconografico aldrovandiano.
Foto: © Museo di Palazzo Poggi | Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna