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Teatro romantico europeo e identità nazionale

dal 6 al 9 Ottobre 2005

Lerici

Il teatro come culla della cultura europea e il romanticismo come momento cruciale della modernità del vecchio continente. Sono questi gli spunti d’analisi di un congresso che unirà l’analisi dei testi letterari a spettacoli teatrali ispirati all’epoca in esame.

Il Centro Interdisciplinare di Studi Romantici, che ormai da tempo collabora in modo proficuo con il Comune di Lerici (si ricordino, ad esempio, il significativo pellegrinaggio letterario con gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bologna, e ben due convegni, il più recente dei quali "Women Romantic Poets-Poetesse Romantiche Inglesi", si è tenuto a Lerici dal 16 al 18 febbraio 2001) si propone di organizzare a Lerici nei giorni 6/7/8/9 ottobre 2005 un convegno di portata internazionale che mira ad evidenziare lo stretto legame che intercorre tra teatro romantico e la formazione delle identità dei singoli paesi europei. Il convegno muove da due assunti fondamentali. In primo luogo, si vuole delineare il ruolo primario che il teatro ha sempre svolto nella cultura europea, definendosi come spazio dialettico e fecondo campo di dibattito del formarsi di un’identità nazionale. In secondo luogo, ci si propone di sottolineare come la cultura multiforme dell’età romantica abbia costituito un momento cruciale per quella che sarà la configurazione moderna dell’Europa. Tale configurazione trova non a caso origine alle soglie della modernità e si sviluppa in fasi alterne e spesso conflittuali lungo il corso del XVII secolo fino a mettere in scena, nel XVIII secolo, dibattiti espliciti relativi ai processi di identità e ai problemi ad essi connessi. Gli esiti di tale dibattito approdano al teatro e alla drammaturgia del periodo romantico, riscoperti e rivalutati come spazi di elaborazione ideologica ed estetica, nonché come veicoli di diffusione di idee e modelli di comportamento che gradualmente cominciano a radicarsi nell’esperienza individuale e collettiva della nazione. Il convegno si propone dunque di rivalutare tale dibattito partendo dalle considerazioni di autori illustri, quali P. B. Shelley, V. Hugo e G. G. Byron, che  credettero fortemente nel connubio teatro-identità nazionale. Il convegno, che rientra in un più ampio progetto culturale europeo, ospiterà interventi nell’ambito di varie letterature, da quella inglese alla francese, dalla tedesca alla slava. Nell’ambito della letteratura italiana, oltre agli interventi inerenti alle tematiche teatrali, verranno proposti due contributi rivolti alla stessa storia culturale e letteraria della città di Lerici. Marco Veglia e Francesco Benozzo rintracceranno le influenze del romanticismo europeo nelle opere di alcuni poeti liguri, quali Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e Lorenzo Viani. Dalla valutazione teorica del fenomeno teatrale si passerà alla realizzazione di spettacoli epocali, tutti ispirati al romanticismo, tra i quali il concerto "Musiche per Mary Shelley" (che si avvarrà anche di live electronics e sistemi interattivi) di Caterina Lazagna e il suo gruppo, e due rappresentazioni teatrali: "La Musa barbara", brani inediti dalle opere della drammaturga francese rivoluzionaria Olympe de Gouges, a cura di Franca Zanelli Quarantini e Laura Falqui, con l’interpretazione di Laura Falqui; e "Mary Shelley &  Frankenstein" di Enrico Bernard con Licinia Lentini e Francesco Branchetti. Vi saranno inoltre letture  di Angelo Tonelli e canti originali della poetessa romantica inglese, Felicia Hemans, eseguiti da Michela Bartolini. Fra i partecipanti al convegno, oltre a numerosi studiosi italiani di chiara fama, provenienti dalle università di Bologna, Bari, Cagliari, Firenze, Parma e Pavia, vi saranno anche noti esperti stranieri di teatro romantico quali Jeffrey Cox (Università del Colorado, Boulder), Greg Kucich (Università di Notre Dame – Indiana), Jane Moody (Università di York, UK), Michael Gamer (Università di Pennsylvania), Michael Rossington (Università di Newcastle, UK), Francis Démier (Università di Parigi X – Nanterre). I lavori del convegno e gli spettacoli musicali e teatrali sono aperti al pubblico.