Biblioteca Universitaria

In principio erano semplicemente nature morte: frutti e vegetali adagiati su un tavolo o raccolti in un contenitore e in seguito ritratti su tela. Opere realizzate per affinare la tecnica, per sopperire alla mancanza di altri soggetti possibili, per infondere arte anche negli elementi più comuni, casalinghi e quotidiani. Poi, a partire dal XVI secolo, dipingere specie da frutto non diviene più unicamente l'esito di una necessità di espressione artistica, ma acquista anche una finalità documentaria della biodiversità varietale. In occasione del secondo centenario della sua fondazione, l'Accademia Nazionale di Agricoltura promuove la mostra "Frutti da museo. Arte e scienza al servizio di Pomona", aperta dal 12 aprile al 12 maggio presso l'Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna (Via Zamboni, 35) e organizzata da Enrico Baldini, Professore Emerito dell'Università di Bologna e Vicepresidente dell'Accademia stessa. Le immagini delle molteplici varietà di agrumi, frutta, uve saranno dunque esposte in disegni, incisioni, dipinti, realizzati da artisti del calibro di Ulisse Aldrovandi, Bartolomeo Bimbi, Giovanni Battista Ferrari, Giorgio Gallesio. La mostra si articola lungo un percorso cronologico che partendo dalle opere più antiche, passa per modelli in gesso o in cera risalenti al XIX secolo, attraverso le fotografie e quadricromie del XX secolo, fino ad arrivare alle moderne tecniche di analisi biochimica e al "fingerprinting" del DNA. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 14. L'ingresso e gratuito.