Primo Festival del Fund Raising Italiano

Il numero e la qualità delle organizzazioni no profit italiane sono in crescita da molti anni.  Le cifre parlano chiaro: sono circa 250 000 le organizzazioni senza scopo di lucro e costituiscono  ormai parte del sistema economico italiano, producendo il 3,5 % del Pil. Ma al di là dei numeri, per comprendere quanto sia vasto e complesso il mondo del terzo settore, è sufficiente nominare alcune organizzazioni molto diverse tra loro, ma che hanno in comune il reinvestimento dei propi utili per lo sviluppo di finalità sociali: l’Antoniano, Amnesty International, Amref, Avis, Medici Senza Frontiere, Save The Children. Organizzazioni che vedono tra le proprie attività fondamentali la pratica del Fund Raising, termine che  è ormai  riduttivo tradurre semplicemente con "raccolta fondi". Con gli anni, infatti, tale attività è diventata una vera e propria professione: un intreccio di competenze tra cui il marketing, l'e-mailing, le PR, che puntano a gestire e sviluppare  rapporti con i possibili sostenitori. Una professione, quella del fundraiser, sempre più riconosciuta anche con l'istituizione di alcuni master universitari, tra cui il Master in Fund Raising dell'Università di Bologna. E'riconosciuto che il 4% delle onp nazionali sviluppino specifici programmi per la raccolta fondi, gestiti da figure professionali con competenze sempre più specifiche. E' in questo contesto che nasce il Primo Festival del Fund Raising Italiano, organizzato dal Master in Fund Raising dell'Università di Bologna, in programma a Castrocaro Terme (Fc)  dall'8 al 10 maggio. L'idea, partita da un gruppo di volontati, tra cui il prof. Valerio Melandri, presidente del comitato organizzatore, è quella di "fare rete,  scambiarsi buone pratiche, promuovere un fund raising etico, trasparente, efficace ed  efficiente al servizio del noprofit." Sembrano quindi professionalità e trasparenza le peculiarità principali di questa attività.  La loro definizione, le strategie, i problemi saranno ciò che il Festival tenterà di affrontare. Con oltre trecento partecipanti provenienti da tutte le parti d'Italia, cinquanta relatori, tra docenti e professionisti, con l'obiettivo comune di conoscere e far conoscere le proprie attività. La chiave, spiegano gli organizzatori, sarà "partire dalle esperienze, arrivare ai metodi." Il Festival sarà organizzato in ventiquatto sessioni di lezione e  diversi workshop dove scambiarsi esperienze e conoscere nuovi servizi del "nonprofit". I temi da affrontare sono molti e tra i più diversi: "dal mailing alle grandi donazioni, dalle tecniche del faccia a faccia ai criteri di selezione dei progetti da parte delle fondazioni grant making, dallepotenzialità del web 2.0 fino principi etici che devono guidare organizzazioni e fundraiser". L’Antoniano, Amnesty International, Amref, Avis, Cesvi, Medici Senza Frontiere, Save The Children, Terres des Hommes, IDMC sono solo alcune delle organizzazioni che parteciperanno attraverso le testimonianze dei propri professionisti. L'apertura del festival sarà preceduta dal lancio di una community online per tutti i partecipanti e le persone interessate, dove scambiarsi idee e opinioni, in vista degli incontri. Tra gli ospiti più attesi, dall'Inghilterra arriverà Stephen Pidgeon, fondatore di Direct Target e tra i massimi esperti del direct mail a livello mondiale. Pidgeon sarà a Castrocaro per tenere quattro sessioni plenarie su argomenti come la potenza del brand per le organizzazioni e le tecniche per un mailing efficace.  E si pensa già al dopo festival: per promuovere l’idea di un evento che dura tutto l’anno sono previsti una newsletter periodica e seminari online dove i relatori tratteranno temi inerenti al fund raising e interagiranno con i partecipanti via chat.