"Con il progetto ARTEMIS vogliamo introdurre un approccio rivoluzionario per superare queste limitazioni, grazie a tecniche avanzate di machine learning per la selezione di eventi in tempo reale", dice Viviana Cavaliere. "L'obiettivo è arrivare ad osservare la produzione di coppie di bosoni di Higgs e misurare il loro auto-accoppiamento: un passo fondamentale per capire fenomeni profondi come l'origine della massa, ma anche cosa accadde nei primissimi istanti dopo il Big Bang".
Grazie a queste innovazioni, ARTEMIS punta a raddoppiare l’efficienza di rilevazione di queste fondamentali interazioni tra particelle, per ottenere misurazioni mai raggiunte prima. Il progetto sarà realizzato nell’ambito dell’esperimento ATLAS, uno dei principali rivelatori del CERN, dove l’Università di Bologna gioca un ruolo riconosciuto a livello internazionale.
"Questo nuovo approccio, che sfrutta tecniche avanzate di machine learning, vuole migliorare in modo significativo la nostra capacità di misurare le interazioni del bosone di Higgs", aggiunge Cavaliere. "Un obbiettivo ambizioso, che potremo raggiungere grazie al lavoro di un team di ricerca indipendente, impegnato nel favorire nuove fondamentali scoperte nel campo della fisica delle particelle".