Occhiali, cappelli, vestiti, attrezzi di lavoro e oggetti di vita quotidiana per abbigliare a proprio piacere una sagoma spoglia, come quelle che si trovavano tempo fa nei giornalini per ragazzi. Oppure l'alta figura femminile che impersona l'Italia mentre con una mano allontana l'ombra sinistra della guerra. La Carta costituzionale italiana in due dei suoi momenti centrali, l'articolo 3 e l'articolo 11, secondo Daniele Caluri e Alberto Pagliaro, due dei quattordici autori di fumetti e illustratori coinvolti nella mostra "La Costituzione illustrata".
I principi fondamentali della Repubblica e i diritti e doveri dei cittadini, ovvero i primi 54 articoli della Carta, illustrati da una serie di tavole e disegni esposti dal 13 al 26 gennaio nell'Arena Centrale della Biblioteca Sala Borsa (Piazza Nettuno, 3). L'esposizione rientra nelle iniziative pensate per celebrare il sessantesimo anniversario della Costituzione italiana: un ciclo di eventi avviato lo scorso novembre e destinato a continuare fino alla prossima primavera, promosso da un comitato che accanto a Regione Emilia-Romagna, Ufficio Scolastico Regionale, Prefettura, Provincia e Comune di Bologna vede anche la partecipazione attiva dell'Alma Mater.
"L'idea - spiega Daniele Donati, docente di Diritto all'Alma Mater e, insieme a Daniele Brolli, curatore della mostra - è pensare alla Costituzione non solo come un testo giuridico ma anche come un oggetto di cultura popolare, vorrei dire pop". Da qui il passaggio all'illustrazione e al fumetto come strumento per rileggere e rappresentare i contenuti della Carta. "La Costituzione - continua Donati - è un testo che ha detto, dice e continua a dire; ha prodotto, produce e continua a produrre visioni".
Visioni tradotte su carta sulla spinta di parole che finiscono spesso per scontrarsi con la realtà di tutti i giorni. Vittorio Giardino, uno degli illustratori coinvolti, si è ritrovato per l'occasione a rileggere i 139 articoli della Carta, riscoprendola "un testo sovversivo". "Non è un testo istituzionale - spiega - è un testo sovversivo: la sua lettura porta a vedere quanta parte dei contenuti degli articoli resta disattesa. Porta a vedere quanto siamo lontani dal realizzare ciò che è scritto". La scelta di Giardino è caduta sull'articolo 2, riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo: la sua tavola mostra, come in un'istantanea rubata, un migrante senzatetto accucciato nel suo rifugio di fortuna, tra scatoloni e vecchi giornali.
"A tutti gli artisti coinvolti - spiega ancora Daniele Donati - abbiamo lasciato completa libertà d'espressione. Quello che è emerso in molti casi nelle immagini è il gap di realizzazione tra il testo costituzionale e la realtà quotidiana, la distanza con la strada". Due in particolare sono i temi che tornano in molte tavole, quello del lavoro e quello del razzismo. Un esito comune ma non concordato in precedenza che non stupisce Vittorio Giardino. "Vista la distanza tra le parole e la loro realizzazione nella pratica, non credo sia una sorpresa che quasi tutti i miei colleghi abbiano avuto la stessa visione, lo stesso atteggiamento affrontando questo progetto".
Disegni che a volte sanno essere molto crudi, come quello di Tanino Liberatore, che illustra l'articolo 1 richiamando la tragicità delle morti sul lavoro, o la serie di Lorenzo Mattotti, che richiama l'articolo 21 e la libertà d'espressione con la sequenza di un feroce pestaggio. Immagini che si trovano insomma a fare i conti con la realtà quotidiana. Paolo Bacilieri racconta l'articolo 9 in un fumetto su due tavole, rispondendo allo sviluppo di cultura e ricerca e alla tutela del paesaggio e del patrimonio artistico con una storia di cervelli in fuga e cantieri edili. Arte e lavoro vanno invece a formare una bizzarra sagoma dell'Italia nell'illustrazione di Sergio Ponchione sull'articolo 4 ("La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto"). Fino all'opera di Giuseppe Palumbo, che spiega l'articolo 8, sull'uguaglianza delle confessioni religiose davanti alla legge, citando i Beatles e la copertina di "Abby Road", sostituendo ai quattro baronetti inglesi che attraversano la strada sulle strisce pedonali le figure di quattro uomini di credo differente. Costituzione e cultura pop.
La mostra "La Costituzione illustrata", curata dall'associazione culturale Krazy Kat e da Comma 22, sarà inaugurata martedì 13 gennaio alle 12 e resterà visibile nell'Arena Centrale della Biblioteca Sala Borsa fino a lunedì 26. Questi gli orari: il lunedì dalle 14,30 alle 20, da martedì a venerdì dalle 10 alle 20, il sabato dalle 10 alle 19.