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Consorzio Almalaurea

Presentato a Ferrara il settimo rapporto di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati. Percentuali di occupazione in calo con particolari difficoltà per donne e dottori del sud.
Studenti Per i laureati, l'ingresso nel mondo del lavoro si fa più difficile. Per i neodottori del 2003, il tasso di occupazione è sceso al 54,2%, contraendosi dello 0,7% rispetto all'anno precedente e del 2,7% rispetto a due anni fa. Lo rivela la settima indagine sulla condizione occupazionale dei neolaureati realizzata dal consorzio Almalaurea attraverso interviste a 56 mila dottori provenienti da 27 diversi atenei. Lo studio, presentato sabato 26 febbraio all'Università di Ferrara durante il seminario "La transizione dall'Università al lavoro in Italia", ha evidenziato particolari difficoltà per le donne, meno occupate e peggio retribuite, e per i laureati del sud che continuano a dover migrare al nord per trovare sbocchi professionali.

"Se è vero - ha commentato in proposito il prof. Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea - che la disoccupazione complessivamente è andata riducendosi negli ultimi anni, ma contemporaneamente la disoccupazione dei laureati cresce, vuol dire che gli inviti, reiterati da tante voci autorevoli, a investire in più ricerca, sviluppo e capitale umano sono caduti nel vuoto".

Negativo anche il commento del prof. Patrizio Bianchi, Rettore dell'Università di Ferrara, economista di formazione, secondo il quale "il rapporto di AlmaLaurea mostra la palese contraddizione fra il bisogno di innalzare il livello educativo di una popolazione sempre più anziana e benestante e nel contempo l'evidente difficoltà di occupazione per i giovani laureati".

Non mancano comunque note positive come per esempio quella del Ministro Letizia Moratti che in un video intervento ha giudicato "positivi e confortanti" i risultati, sottolineando in particolare l'aumento del lavoro stabile, passato dal 38% al 41% dopo il primo anno dalla laurea e arrivato oltre il 70% dopo il quinto.

Come già evidenziato dalle indagini precedenti, privilegiati dal mondo del lavoro sono i laureati che vantano esperienze di studio all'estero e tirocini formativi. Sono loro i più occupati, all'interno di un universo di lavoratori che guadagna 986 euro a un anno dal conseguimento della pergamena, 1142 a tre e 1.281 a cinque.