Mercoledì 28 gennaio, alle 17, presso l'Aula Magna di Santa Cristina, si terrà l'incontro "Quale storia dell'arte. La lezione di Julius von Schlosser". L'appuntamento è dedicato al ritratto del gruppo della scuola di Vienna di storia dell'arte che Schlosser pubblicò negli anni trenta con il sostegno di Benedetto Croce. Il saggio schlosseriano costituisce una pietra miliare della storia dell'arte per la sua impostazione internazionale e l’apertura interdisciplinare. A partire dall'opera di Schlosser, l'incontro sarà occasione per riflettere sul destino della disciplina nell’epoca della globalizzazione e dell’esplosione degli ambiti di specializzazione. All'incontro, coordinato da Daniele Benati, saranno presenti Sandro Scarrocchia, docente di Metodologia della progettazione e Teoria e storia del restauro all’Accademia di Brera, e Gianni Contessi, professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea all'Università di Torino.
Julius Von Schlosser, storico d'arte austriaco, fu esponente della scuola storico-artistica di Vienna. Nel 1901 diventò direttore delle collezioni di scultura e delle arti minori al Kunsthistorisches Museum e nel 1903 divenne professore nell'università di Vienna. Schlosser studiò soprattutto l'arte del Medioevo, a cui per primo rivolse l'attenzione sugli aspetti cortigiani e le manifestazioni spirituali. Nelle opere dello storico dell'arte si fondono le caratteristiche della critica d'arte tedesca e italiana grazie all'amicizia con Benedetto Croce.
L'appuntamento è il primo di un ciclo di incontri "I mercoledì di Santa Cristina", promosso dal Dipartimento delle Arti, dedicati alla storia dell'arte in tutte le sue manifestazioni e metodologie. I seguenti incontri sono in programma per il 4 febbraio ("Il restauro dei portali di San Petronio Metodologie innovative dell'Opificio delle Pietre Dure"), l'11 febbraio ("Dalla formazione con Ottone Rosai e Ardengo Soffici alla Metro Goldwyn Mayer") e il 18 ("Dalla formazione con Ottone Rosai e Ardengo Soffici alla Metro Goldwyn Mayer").